NOTIZIARIO del 22 marzo 2004

 
     

Piccole idee per migliorare la giustizia
di Alessandro Balducci *

L'on. Rutelli probabilmente non ha visto la trasmissione "Report" domenica 14 marzo dedicata alla giustizia, in quanto impegnato nel congresso della Margherita. Se fosse cosi', mi permetto di consigliargli di farsi dare la registrazione: merita assolutamente.

Seguo da tempo i temi della giustizia e della legalita' ma - come tanti - anch'io non mi sono mai preso la briga di andare a verificare nei tribunali come stiano effettivamente le cose.

La lettura delle riviste specializzate e le discussioni con avvocati e giudici certo consentono di capire e di rendersi conto dei problemi della giustizia, ma l'inchiesta dei giornalisti di Report aiuta a capire piu' di mille discorsi. Gli autori del servizio sono andati nei tribunali e nelle procure a filmare e ad intervistare i protagonisti della giustizia: giudici, pm, avvocati, semplici cittadini coinvolti come testimoni o come parti lese nei processi.

Ne e' emerso un quadro sconfortante, dal quale pero' si evince che per ottenere significativi miglioramenti dell'efficienza della macchina giudiziaria non occorrono le riforme e le modifiche costituzionali tanto sbandierate da destra e da una certa sinistra. Basterebbero pochi provvedimenti con pochi articoli da approvare in non piu' di una settimana.

Dall'ultimo avvocato al magistrato cassazionista sono tutti d'accordo, per esempio, nel ritenere che le attuali procedure di notifica - farraginose e borboniche - incidono in modo massiccio sulla tempistica dei processi rallentandoli oltre l'umana sopportazione. Abbiamo visto in tv ufficiali giudiziari andare nei posti piu' impensati per trovare il destinatario della lettera inviata dal Tribunale impiegando giorni e giorni per la ricerca. Nell'attesa il processo si blocca; talvolta anche per settimane o mesi.

Poi puo' anche succedere che qualcosa vada storto nell'eseguire le procedure. Ed allora, come in un perverso gioco dell'oca, si ricomincia tutto da capo e la prescrizione inesorabile si avvicina per molti procedimenti.

A conclusione dell'inchiesta, il magistrato di Cassazione E. Cesqui ha ricordato che basterebbe che una legge di pochi articoli obbligasse chiunque abbia notizia di un procedimento ad eleggere il proprio recapito presso un avvocato o uno studio legale di sua scelta. Si otterrebbe un'accelerazione immediata di tutti i processi senza scomodare l'ordinamento giudiziario o, peggio, la Costituzione.

Ricordiamo che l'Italia l'anno scorso ha subito circa 300 condanne dalla corte di giustizia europea volte a causa della lentezza dei processi (su circa 800 sentenze emesse). E' lecito chiedere al governo, tra una riforma delle tv e una riforma della scuola, approvi anche uno straccio di legge di uno o due articoli?

Non penso che ci siano problemi a trovare sostegno da parte dei politici di tutti gli schieramenti. Sarebbe una vera proposta bi-partisan. Anzi, TRI-PARTISAN, perche' sarebbero d'accordo deputati, magistrati, avvocati.

E, per tornare all'on. Rutelli, ci aspettiamo che, dopo aver stigmatizzato i Tribunali perche' chiudono in estate (come se anche questa fosse una colpa dei magistrati: vedi a tal proposito l'articolo "Tu quoque Rutelli", dal Bollettino Osservatorio) il leader della Margherita aggiunga una proposta di legge sulla notifica degli atti giudiziari nel programma politico dell'Ulivo per le prossime elezioni, visto che ci sono seri dubbi che questo esecutivo sia veramente intenzionato ad accelerare i tempi della giustizia.

Mi viene pero' un sospetto: gia' immagino la controffensiva del partito occulto trasversale di coloro che non vogliono che la giustizia funzioni veramente. Il partito di quelli che, sbandierando le "riforme strutturali" e costituzionali a scapito di provvedimenti semplici ed efficaci, perseguono scopi che niente hanno a che vedere con il miglioramento della giustizia rispettando nell'autonomia della magistratura. Sono coloro che vogliono cambiare tutto per non cambiare niente, e continuare a garantire cosi' l'impunita' e l'illegalita' per i soliti noti.

Sarebbe importante invece che la classe politica desse un segnale nuovo ai cittadini: un segno della volonta' di migliorare l'efficienza della giustizia partendo dalle cose semplici e immediate.

Che spesso sono anche quelle piu' risolutive.

* referente regionale Emilia Romagna Osservatorio sulla legalita' onlus

by www.osservatoriosullalegalita.org

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La trascrizione della puntata di Report citata nell'articolo

L'articolo Tu quoque Rutelli