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25 giugno 2007
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Ruanda
, Tribunale ONU : sacerdote a giudizio per genocidio E' cominciato la scorsa settimana ad Arusha, in Tanzania, il processo ad un sacerdote nero accusato di genocidio, omicidio e sterminio contro il gruppo etnico dei Tutsi, davanti al tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda. Hormisdas Nsengimana, che fu anche rettore dell'università di Cristo Re, nella prefettura di Butare, ha quattro capi di imputazione: genocidio, cospirazione per commettere genocidio e crimini contro l'umanita' per omicidio e sterminio. Non si tratta del primo sacerdote arrestato dal Tribunale per il Ruanda con imputazioni di genocidio e crimini contro l'umanita'. Fra gli altri - europei o africani - il vescovo anglicano Samuel Musabyimana, il pastore avventista Elizaphan Ntakirutimana ed i preti cattolici Emmanuel Rukundo e Athanase Seromba. Alcuni di essi - come pure alcune suore - sono anche stati condannati. Nelle sue osservazioni preliminari, il procuratore capo, Sylvana Arbia, ha detto che portera' in aula oltre venti testimoni, compresi membri del clero, membri del gruppo etnico Hutu che erano impiegati dell'universita', vittime e superstiti degli attacchi, ex allievi dell'universita' ed esperti che avranno il compito di contestualizzare le attivita' di Nsengimana durante il genocidio del 1994. In particolare l'imputato e' presunto essere uno degli organizzatori del macello dei Tutsi a Nyanza, Butare, nel 1994 ed e' accusato di essere stato un leader dei "Draghi di Les" o "Squadroni della morte", nei quali avrebbe svolto un ruolo chiave nell'omicidio dei Tutsi nei pressi dell'università ed in altre parti della regione. Secondo il racconto di alcuni testimoni, egli avrebbe anche usato gli studenti per far rasare il sottobosco nei pressi dell'universita' per evitare che vi si potessero nascondere dei Tutsi e avrebbe fatto istituire una sorta di posti di blocco presso i quali diversi Tutsi furono individuati e arrestati. E' accusato anche di aver operato di concerto con i soldati della prefettura per commettere questi crimini e di aver collaborato all'uccisione dei preti Tutsi nella sua universita'. In un caso avrebbe pagato parecchia gente per sapere dove erano nascosti tre sacerdoti Tutsi fuggiti dall'universita' e di aver trasmesso le informazioni ai suoi co-perpetratori, che li hanno uccisi. In un caso avrebbe ucciso personalmente una delle vittime, un anziano prete. Secondo il suo difensore, l'imputato nega tutte le accuse, afferma di aver perso negli eventi del 1994 membri della sua famiglia ed amici ed e' convinto che questo processo dimostrera' la sua innocenza. Il 24 aprile, Nsengimana - che era stato arrestato in Cameroon a marzo 2002 - si e' dichiarato non colpevole delle tre accuse piu' gravi. ___________ NB:
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Ruanda: religioso belga coinvolto in processo genocidio Annan si scusa per il genocidio del Ruanda |