30 maggio 2007

 
     

Voli CIA : rivelazioni di un ex agente USA che accusa Bush
di Giulia Alliani

Per 25 anni Tyler Drumheller ha lavorato per la Cia. A partire dal 2001 e' stato il responsabile delle operazioni clandestine in Europa. Qualche anno dopo, nel 2005, ha lasciato l'agenzia, e, di recente, ha pubblicato negli Stati Uniti un libro di memorie: "On the Brink". La settimana scorsa e' stato intervistato dal programma inglese "This World", di BBC2, che ha dedicato al tema delle 'renditions' una puntata dal titolo "Mystery Flights".

Ne ha parlato anche il Guardian in un articolo del 25 maggio. Secondo Drumheller la pratica di trasferire e consegnare prigionieri in luoghi dove potevano subire torture ha causato gravi problemi agli alleati degli Stati Uniti. "Abbiamo posto i nostri alleati in una posizione molto difficile" ha detto Drumheller, spiegando che proprio il modo in cui e' stata gestita la faccenda dei voli per le renditions costituisce uno dei motivi delle sue dimissioni. Per l'ex agente Cia si tratta di un atteggiamento che ha influito negativamente sulla propensione degli altri paesi, dei loro servizi, e delle loro forze di polizia, a collaborare con gli Stati Uniti e, inoltre, "rende le cose difficili anche quando quei paesi desiderano collaborare con noi... perche' c'e' tutta questa pubblicita' negativa, ed essi rischiano di violare le loro leggi e cose del genere".

A Drumheller e' stato chiesto chi e' il primo responsabile della situazione che si e' venuta a creare: "Il presidente, il presidente - ha risposto Drumheller - io addosso la colpa all'amministrazione per aver creato un'atmosfera... di rabbia e vendetta... I responsabili devono assumersi l'onere di quanto e' accaduto... Volevano tracciare una linea di demarcazione in modo che non ci fossero collegamenti diretti tra quanto accadeva e il loro potere, e questo non e' giusto".

Scrive il Guardian che l'anno scorso, in occasione di un convegno ad Aspen, l'ex capo dei servizi britannici, Sir Richard Dearlove, aveva dichiarato che, per il sistema di Common Law vigente in Gran Bretagna, i voli di rendition sarebbero da considerare illegali. Il governo britannico ammette che, dal 2001, per ben 73 volte, aerei sospetti sono passati negli aeroporti del paese, ma ministero della Difesa e Foreign Office hanno negato di essere al corrente degli scopi dei voli Cia e di episodi di rendition avvenuti in Gran Bretagna L'ISC (commissione parlamentare sull'intelligence e la sicureezza) sta preparando una relazione sulle renditions, ma il rapporto dev'essere controllato dal primo ministro prima della pubblicazione, e si prevede che non conterra' prove di un'intesa ufficiale tra Cia e governo.

Andrew Tyrie, responsabile ai Comuni di un gruppo interpartitico che studia le extraordinary renditions, ha detto che il programma della BBC "solleva importanti questioni che meritano di essere analizzate: se l'uomo che e' stato il responsabile delle renditions in Europa dice che gli Stati Uniti hanno posto gli alleati, compreso il Regno Unito, in una posizione difficile, perche' anche il Governo non e' pronto ad ammetterlo? Se gli Stati Uniti avessero eseguito le renditions senza che il Governo lo sapesse e desse il suo consenso - ha aggiunto - ci sarebbe motivo di gravissima preoccupazione".

La polemica di Drumheller contro la Casa Bianca continua dunque dopo la lunga e interessante intervista rilasciata a Georg Mascolo e Holger Stark, e pubblicata in gennaio dal tedesco "Der Spiegel". "Andar fuori a prenderli": questo, in estrema sintesi, secondo l'ex agente Cia, l'approccio dell'amministrazione americana al problema degli estremisti islamici presunti terroristi. E l'atteggiamento sottintenderebbe un "lasciar fare ai militari e alla Cia, per poi far pagare a loro le conseguenze di eventuali azioni finite male, o illegali" "Dal punto di vista della Casa Bianca" dice Drumheller "era furbo lasciare una certa indefinitezza su cos'era da considerarsi accettabile nella lotta al terrorismo e che cosa no. Voleva dire che quando qualcuno si dimostrava eccessivamente zelante negli interrogatori condotti in qualche cella buia, il presidente Bush e il suo entourage potevano scaricare la colpa su qualcun altro".

"Le persone che costituiscono le squadre preposte alle renditions - spiegava Tyler Drumheller - sono scelte fra elementi paramilitari audaci e pittoreschi. Si tratta degli uomini che entrarono a Baghdad prima delle bombe, e in Afghanistan prima dell'esercito. Se per guadagnarsi da vivere non facessero azioni paramilitari, probabilmente starebbero rapinando delle banche. Forse l'Amministrazione Bush, per quanto riguarda le renditions, ha creato di proposito un'area grigia".

A Drumheller era stata anche posta una domanda sulle relazioni tra governi europei e Cia, e sul grado di cooperazione esistente, sul quale hanno indagato il Parlamento Europeo e il Bundestag. Secondo l'ex agente, con gli europei e' stato svolto molto lavoro utile, anche se, secondo l'amministrazione Bush, le leggi europee sulla privacy rendono tutto piu' lento. Eppure sarebbe ora di smettere di "fare la predica" agli europei, che "hanno a che fare con il terrorismo da anni, e dai quali molto si puo' imparare, sia dai successi ottenuti che dai fallimenti patiti".

Per Drumheller l'unica seria possibilita' che hanno gli Americani per proteggersi e' quella di trovare un modo per affrontare la minaccia terroristica in Europa: la manovalanza dei terroristi parte da li', "il World Trade Center e' stato attaccato da uomini che provenivano da Amburgo, non da Kabul. E' chiaro dunque quanto importante sia avere buoni rapporti con l'intelligence locale e non inimicarsela: abbiamo bisogno di essere sicuri che ci dicano tutto quello che sanno".

Speciale voli e prigioni CIA

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