NEW del 21 novembre 2005

 
     

Gaza : agenzia rifugiati ONU , disastro umanitario dopo Beit Hanoun
di Mauro W. Giannini

“Riconosco il diritto e la responsabilita' di Israele di proteggere i suoi cittadini e la sua legittima preoccupazione circa i razzi rudimentali sparati da Gaza, ma per le agenzie umanitarie come quella dei rifugiati sta diventando sempre piu' difficile occuparsi dei danni di tali azioni militari senza mettere in discussione la loro giustificazione, la loro proporzionalita' ed i loro effetti".

Lo ha dichiarato ieri il commissario generale dell'agenzia per i rifugiati della Palestina Karen Koning AbuZayd, che ha sottolineato come siano gia' molto lontane le previsioni ottimistiche dell'anno scorso dopo il disimpegno delle truppe e dei coloni israeliani dalla striscia di Gaza, le quali, ha detto, "servirebbero quindi soltanto a fornire un contrasto crudele fra le speranze che il 2006 sarebbe stato un anno migliore per i rifugiati della Palestina e la dura realta' con cui da allora e' stato necessario confrontarli".

L'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi ha quindi lanciato un appello urgente per trovare quasi 2.5 milioni di dollari, necessari a fronteggiare "il disastro umanitario" seguito all'aggressione di Israele sulla citta' di Beit Hanoun, nella striscia di Gaza, che ha ucciso 82 civili Palestinesi, compresi 39 fra donne e bambini, ed ha ferito 260 persone, in quella che che il commissario ha definito la "distruzione piu' spensierata".

Koning AbuZayd ha parlato di "distruzione su vasta scala delle case, dei terreni agricoli e delle infrastrutture" e del peggioramento drammatico seguito al "regime di sanzioni imposto all'autorita' palestinese dopo i risultati delle elezioni legislative palestinesi" che avevano sancito la vittoria di Hamas. Israele infatti ha interrotto i finanziamenti dovuti alle imposte doganali e cio' ha dato un serio colpo ad una economia gia' in grave crisi.

Ora l'agenzia per i rifugiati dell'ONU affronta la sfida di riparare i danni ad oltre 1.000 case e rifugi, accertandosi nel frattempo che i rifugiati senza casa e in tristi condizioni abbiano almeno un tetto sulla testa. Ecco perche' si e' rivolta ai donatori chiedendo un sostegno, mentre sottolineava l'esigenza di far cessare gli attacchi.

Successivamente alla dichiarazione, l'agenzia ha segnalato che due bambini sono stati feriti all'interno della loro scuola elementare di Beit Lahia, nella striscia di Gaza, con pallottole vaganti provenienti da nord, dove sono stati visti carri armati israeliani su una collina.

Speciale pace e diritti

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