NEW del 09 novembre 2005

 
     

ONU : molte condanne per attacco di Israele a Gaza
di Mauro W. Giannini

Condanna e shock. Queste le reazioni di diversi alti funzionari delle Nazioni Unite per l'attacco di Israele ad una zona residenziale della striscia di Gaza occupata ed in cui sono stati uccisi 18 civili palestinesi, fra cui 8 bambini e 7 donne.

Il presidente del Consiglio di sicurezza ONU per novembre, l'ambasciatore Jorge Voto-Bernales, del Peru', ha convocato il consiglio per consultazioni urgenti sulla situazione, in particolare l'attacco di Beit Hanoun. Il coordinatore speciale dell'ONU per il processo di pace in Medio Oriente, Alvaro de Soto, si e' invece detto "profondamente scosso e scioccato" dall'attacco, aggiungendo di non poter non esprimere una condanna e invitare il governo israeliano a cessare queste ed altre operazioni, m ha invitato anche la parte palestinese a cessare gli attacchi contro gli obiettivi israeliani.

Il segretario generale dell'ONU Kofi Annan ha invitato il governo israeliano a cessare le operazioni militari nella zona immediatamente. Annan ha preso atto dell'annuncio di Israele di voler provvedere ad una inchiesta completa ed ha detto che si terra' informato sui risultati. Inoltre ha invitato i Palestinesi a fermare gli attacchi contro gli obiettivi israeliani. Annan ha detto ai reporter che nel finesettimana aveva sollecitato telefonicamente il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert a bloccare le azioni ed il presidente palestinese Mahmoud Abbas ad arrestare gli attacchi dei razzi. Egli ha aggiunto di sperare che siano approntate misure per evitare si verifichi nuovmente quanto accaduto ieri.

Il capo dell'agenzia per i rifugiati incaricata della Palestina, Karen AbuZayd - che solo il giorno prima era stata a Beit Hanoun - ha detto che l'ultima "tragedia e' la prova - se ce ne fosse bisogno - della necessita' di concludere questo ciclo inutile e provocatorio di violenza". Nella sua visita, seguita ad un'operazione di sei giorni dell'esercito israeliano, ha detto di aver rilevato "ladisperazione della gente che si trova faccia a faccia con la morte e la distruzione su una scala che da molti anni non si vedeva a Gaza".

Dal canto suo, un esperto indipendente di diritti dell'uomo dell'ONU, John Dugard, relatore speciale sulla situazione dei diritti dell'uomo nei territori palestinesi occupati dal 1967, ha criticato il quartetto (ONU, USA, UE e Russia) per aver fatto poco per fermare gli attacchi israeliani. Egli ha invitato il Consiglio di sicurezza ad intraprendere "un'azione urgente" a quella che ha definito "punizione collettiva brutale da parte di Israele" della gente di Gaza. Egli ha detto che si tratta di difendere anche la eputazione dello stesso Consiglio di Sicurezza, in una tal situazione.

Dugard ha notato che il 25 giugno 2006 Israele ha intrapreso un'operazione militare a Gaza che e' passata quasi inosservata alla Comunita' internazionale, ma ha comportato oltre 300 morti, compresi molti civili, oltre 1.000 feriti, devastazione su grande scala di strutture pubbliche e edifici privati, la distruzione di terreni agricoli, danni ad ospedali e scuole, carenze di elettricita', acqua e cibo, nonche' l'occupazione e l'imprigionamento della gente di Gaza.

Ad agosto diverse agenzie ONU presenti a Gaza avevano denunciato la grave situazione umanitaria conseguente agli attacchi ed alla chiusura delle fontiere con Egitto e Giordania da parte di Israele.

Speciale diritti

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