ONU : Consiglio sicurezza discute del massacro di Gaza
di Rico Guillermo

L'ultimo attacco israeliano a Gaza e' discusso all'ONU su richiesta della Lega Araba, mentre il comitto speciale dell'ONU sulle pratiche isreliane sui Palestinesi sta per concludere il suo mandato con un viaggio in Medio Oriente dal quale trarra' un apposito rapporto.

"L'avvenimento verificatosi a Beit Hanoun mercoledi' scuote", ha dichiarato al Consiglio di sicurezza il sottosegretario generale ONU per gli affari politici Angela Kane. Parlando delle 18 vittime del raid israeliano nella zona residenziale, Kane ha detto: "uomini, donne e bambini che non costituivano una minaccia sono stati uccisi mentre dormivano nelle loro case" ed ha aggiunto che, "mentre questo avvenimento e' insolito in scala, tuttavia, non e' la prima volta che un'azione militare israeliana nel territorio occupato palestinese ha provocato un alto numero di vittime civili".

"I Palestinesi hanno bisogno più che mai" di "un'uscita negoziata credibile", ha detto Kane, che pero' ha anche sottolineato come l'ONU abbia piu' volte condannato il fuoco palestinese, per cui "e' di importanza critica che le forze palestinesi responsabili si associno all'azione per assicurarsi che gli attacchi dei militanti siano interrotti". Piu' di 30 Paesi si sono iscritti a parlare davanti al Consiglio su questo scottante tema.

Riyad Mansour, osservatore permanente per la Palestina presso l'ONU, ha detto che Israele ha continuato a cimentrsi in crimini di guerra contro la popolazione palestinese "ogni singolo giorno, includente questo momento stesso". Egli ha aggiunto che l'uccisione di 18 persone, fra cui tanti donne e bambini, di cui il piu' piccolo di un mese, "e' terrorismo" e "crimini di guerra". Dalla fine di giugno, piu' di 450 Palestinesi sono stati uccisi nella striscia di Gaza. Il presidente dell'ANP Abu Mazen ha invitato ripetutamente il Consiglio ad assumersi la sua responsabilita' e "arrestare i crimini brutali di Israele", senza ottenere effetto.

Anche il rappresentante di Israele, Daniel Carmon, si e' lamentato dell'inefficacia delle richieste di Tel Aviv al Consiglio di sicurezza ONU riguardo alla cessazione degli attacchi dei razzi israeliani. Egli ha detto che da quando Israele ha lasciato le colonie, piu' di 1.000 razzi sono stati lanciati verso Israele ed ha argomentato che il suo Paese aveva risposto con l'autodifesa al terrorismo e nel corso della risposta si e' presentato un evento tragico, l'uccisione accidentale di civili. Ha espresso il profondo rammarico di Israele e sottolineato che e' stata disposta un'inchiesta. Inoltre Israele sta facendo del suo meglio per accertarsi che tali avvenimenti non si ripetano. Ma - ha detto Carmon - anche se sono stati uccisi innocenti dal fuoco israeliano, sono vittime di Hamas e se i Palestinesi avessero fermato gli attacchi terroristici i fatti di Beit Hanoun non sarebbero mai accaduti.

Il comitato speciale incaricato di studiare le pratiche israeliane che interessano i diritti dell'uomo sulla gente palestinese e gli altri arabi dei territori occupati visitera' l'Egitto dall'11 al 15 novembre, la Giordania dal 15 al 18 novembre e la Siria dal 18 al 22 novembre 2006. Dalla sua istituzione, nel dicembre 1968, il comitato speciale si e' visto negare ripetutamente la cooperazione dal governo dell'Israele o l'accesso ai territori occupati. Il comitato afferma comunque di aver tratto beneficio dalla cooperazione e dalle informazioni fornite dai rappresentanti dei governi dei Paesi visitati.

Le informazioni raccolte durante queste udienze, dai testimoni della situazione di diritti dell'uomo nei territori occupati, dai rappresentanti governativi e da una vasta gamma di altri interlocutori e' inserita nelle relazioni del comitato speciale all'Assemblea generale ONU. Il comitato formula le conclusioni ed anche delle raccomandazioni. Il suo mandato e' stato rinnovato per un anno l'8 dicembre 2005.

Speciale pace e diritti

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