NEW del 07 settembre 2006

 
     

Prigioni CIA : Consiglio d'Europa su ammissione Bush
di Gabriella Mira Marq

Ha parlato di sporca guerra il presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, reagendo alla dichiarazione del presidente Bush, che ieri ha ammesso l'esistenza delle prigioni segrete CIA.

René van der Linden ha dichiarato oggi che tale ammissione "conferma l'inchiesta esauriente effettuata dal Consiglio d'Europa negli ultimi mesi", su cui ha commentato: "Ci sono stati quelli che hanno dubitato del nostro relatore Marty ed hanno disprezzato il suo rapporto - ha ricordato - si sono mostrati in errore ed e' stato affermato il ruolo unico del Consiglio nel sostegno dei valori europei dei diritti dell'uomo".

"Il nostro lavoro - ha aggiunto van der Linden - ha contribuito a svelare la natura sporca di questa guerra segreta, che - apprendiamo alla fine - e' stata effettuata completamente al di la' del quadro giuridico". "Rapire la gente e torturarla in segreto - al fine di ottenere un apparente guadagno di breve durata - sono che cose che fanno i criminali, non i governi democratici. A lungo termine, tali pratiche generano piu' terroristi ed insidiano i valori per cui stiamo combattendo".

"Il presidente Bush dichiara che queste detenzioni segrete - ed interrogatori effettuate sotto quello che chiama 'un insieme alternativo di procedure' - ha impedito ulteriori attacchi e conservato delle vite", ha detto van der Linden, sottolinenando che "A causa della segretezza, questa affermazione non potra' essere mai verificata. Tuttavia anche se fosse vera, tali metodi, a lungo termine, ci renderanno meno sicuri, non di piu'".

"L'Europa - ha aggiunto il presidente dell'assemblea dell'organismo paneuropeo - non avra' parte in un sistema degradante. Tutti i detenuti devono essere trattati secondo le convenzioni di Ginevra ed a questi quattordici sospetti deve essere fatto un giusto processo in piena conformita' alle leggi internazionali dei diritti dell'uomo". Il riferimento e' ai 14 sospetti membri di Al Qaida detenuti nelle prigioni segrete CIA ed ora trasferiti a Guantanamo.

"L'antiterrorismo e' una priorita' assoluta per il Consiglio di Europa e rimarra' al top del nostro ordine del giorno politico. Ma, come il sig. Marty ha detto giustamente, le violazioni dei diritti dell'uomo commesse nella lotta contro terrorismo sono in effetti vittorie per i terroristi, uno dei cui scopi principali e' minare la norma di legge".

Dal canto suo Terry Davis, segretario generale del Consiglio, ha reiterato oggi la sua proposta che i governi europei rafforzino la protezione dei diritti umani in Europa eliminando le lacune legislative emerse dalla sua inchiesta sulle extraordinary renditions e sulle leggi e i regolamenti degli Stati membri inerenti al traffico internazionale nei propri aeroporti.

Egli aveva gia' chiesto misure per l'individuazione di standard minimi per prevenire abusi sui diritti umani da parte delle forze di sicurezza, in particolare servizi alleati attivi nel territorio degli Stati del Consiglio, e misure di controllo sul traffico aereo, nonche' - annosa questione - l'eliminazione dell'immunita' diplomatica nei casi di gravi violazioni dei diritti umani.

A giudizio di Terry - fermo sostenitore dei diritti umani - la dichiarazione di ieri di George W. Bush aggiunge urgenza alla necessita' di prevenire analoghe violazioni dei diritti umani in futuro.

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