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NEW del 14 ottobre
2005
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Liberta'
di stampa in tempo di crisi al Consiglio d'Europa Si chiude oggi a Strasburgo il summit di due giorni del Consiglio d'Europa sulla liberta' di espressione in situazioni di crisi. La conferenza esamina le restrizioni cui sono sottoposti media e giornalisti in tempo di conflitti e disastri naturali, con particolare riferimento all'Europa sud-orientale. Il vertice, intitolato "Salvaguardando la liberta' di parola e il diritto all'informazione: media in tempi di crisi", discute di come i governi hanno risposto a guerre, calamita' naturali ed attacchi terroristici limitando l'accesso all'informazione, facendo pressioni sui giornalisti affinche' rivelassero le loro fonti e sanzionando la liberta' di parola con la giustificazione che era una minaccia alla sicurezza nazionale. La conferenza esamina in particolare come i Paesi del sudest europeo hanno interpretato l'articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani, che protegge i diritti di liberta' di espressione dei cittadini europei. Sono anche esaminati i diritti e le responsabilita' degli operatori dei media che coprono situazioni di crisi nel sudest europeo ed in altre parti del mondo. Il Consiglio d'Europa aveva preso alcuni mesi fa l'impegno di proteggere i giornalisti che operano in situazione di crisi. Casi recenti di pressioni sui media nel sudest europeo si sono verificati in Russia sulla Cecenia, in Uzbekistan per il massacro di Andjan e in Kazakistan, dove una legge in discussione ha richiesto l'intervento del rappresentante dell'OSCE per la liberta' di stampa. ___________ NB:
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Media : giornalisti in zona di guerra a rischio vita e traumi |