Costa
D'Avorio : al via smantellamento milizie , ma mancano fondi
di red
Si e' tenuta nei pressi di Abidjan una cerimonia per celebrare l'inizio dello smantellamento delle milizie che supportano il presidente ivoriano Laurent Gbagbo, proprio mentre funzionari dell'ONU segnalavano la carenza dei fondi occorrenti per finanziare il processo.
Molti diplomatici e giornalisti hanno presenziato alla cerimonia a Guiglo, 350 chilometri a nord di Abidjan, che e' il centro economico della Costa D'Avorio, mentre venivano simbolicamente dimissionati i primi miliziani registrati fedeli al presidente, anche se la cerimonia e' stata piu' di smantellamento che di disarmo, dato che i miliziani non hanno consegnato le loro armi.
"Siamo pronti al disarmo - ha detto il leader della milizia Banao con riferimento ai soldi promessi - ma perche' dovremmo farlo?" Un funzionario dell'ONU ha dichiarato in anonimato all'agenzia IRIN che il programma nazionale per il disarmo, la smobilitazione e la riconciliazione non ha i necessari fondi per portare a termine il lavoro.
In questi casi non si tratta infatti solo di rimandare a casa i combattenti, occorre assisterli psicologicamente anche per ispirare loro sentimenti piu' pacifici nei confronti di quelli che fino a ieri erano considerati nemici, e addestrarli ad un mestiere perche' si reinseriscano nella societa' in modo produttivo.
La carenza di fondi per il programma ivoriano deriverebbe dal fatto che i miliziani, inizialmente stimati in 2.000, sarebbero effettivamente forse 10.000. Non vi sono commenti ufficiali su questa rivelazione.
La missione ONU e' invece intervenuta per condannare le minacce che l'ex capo delle forze armate ivoriane, Mathias Doue, aveva indirizzato tramite una lettera aperta su un giornale locale al presidente Gbagbo, minacciandolo di "buttarlo fuori" con ogni mezzo. La dichiarazione era stata confermata da Doue in un programma di Radio France International sabato scorso.
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