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NEW del 19 agosto
2005
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Costa
D'Avorio : diplomatico francese , non c'è piano di pace B Se fallisse l'accordo mediato dal presidente sudafricano Mbeki in Costa D'Avorio non ci sarebbe un piano B. E' l'avvertimento lanciato dall'ambasciatore francese a Johannesburg alla commissione parlamentare degli affari esteri. Jean Felix-Paganon ha lodato gli sforzi e il fattivo contributo dato da Thabo Mbeki grazie alla sua autorevolezza, dicendo che la Francia supporta "senza riserve" il piano concordato grazie a lui. In febbraio il presidente francese Jacques Chirac aveva criticato invece l'azione di Mbeki, accusandolo di non comprendere la psicologia locale. I Francesi hanno anche giustificato il permanere di proprie truppe in Costa D'Avorio dicendo che esse non rappresentano una manifestazione di colonialismo e che la Francia non intende intromettersi nelle vicende interne del Paese africano. Mbeki condusse colloqui che comprendevano l'attuale presidente Laurent Gbagbo ed il primo ministro ivoriano Seydou Diarra, i leader dell'opposizione Alassane Ouattara - ex primo ministro -, Henri Konan Bedié - ex presidente del Paese rovesciato da un colpo di Stato militare nel 1999 - e Guillaume Soro. In quella occasione Gbagbo accetto' fra l'altro - come poi effettivamente fece - di emendare la Costituzione per consentire al suo principale avversario, Ouattara, di candidarsi alla presidenza pur non essendo nato su suolo ivoriano. L'accordo ottenuto dal presidente sudafricano stabilisce anche il cessate il fuoco e prevede il disarmo dei miliziani ma anche delle truppe filogovernative irregolari, oltre all'accordo per l'indizione il 30 ottobre 2005 delle elezioni presidenziali. A giudizio del diplomatico francese, un'elezione libera ed equa e' ancora possibile, ma deve riflettere una reale aspirazione di cambiamento. Aspirazione che gli osservatori internazionali non possono pero' verificare nel presidente Laurent Gbagbo. Dopo i primi gesti positivi, questi a parole invita alla calma, ma di fatto vara leggi al di fuori del parlamento per fermare i potenziali avversari alle prossime presidenziali, tollera l'imperversare dei miliziani a lui fedeli - i quali hanno ormai bloccato la vita politica pubblica e aggredito gli operatori dei media non allineati - e l'ostruzionismo nei villaggi - non si sa quanto genuino - nei confronti della missione di pace dell'ONU. ___________ NB:
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