Corano
: il Pentagono riconosce 13 casi di violazioni non gravi
di red
Il Pentagono ha identificato 13 incidenti presunti aventi per oggetto il Corano e verificatisi a Guantanamo, ma nessuno di essi ha visto gettare il libro sacro dell'Islam nel water. Lo ha comunicato il generale Jay Hood, capo del campo di Guantanamo, a Cuba, precisando che sono stati esaminati circa 31000 documenti per procedere a questa indagine.
I 13 "incidenti" sono stati tutti "risolti", ha detto il generale Hood, secondo il quale quattro che coinvolgevano guardie ed uno un addetto agli interrogatorii possono essere considerati volontari gesti irrispettosi del libro sacro. Degli altri sei, che coinvolgono guardie, queste ultime hanno "toccato accidentalmente il Corano... nel quadro delle proprie funzioni". Inoltre, ha aggiunto il generale, sono stati trovati 15 casi in cui i detenuti avevano trattato irrispettosamente o in modo inappropriato il proprio Corano".
Il portavoce del Pentagono, Lawrence DiRita aveva dichiarato che questi ultimi comportamenti erano stati intenzionali per provocare la reazione indignata degli altri detenuti e che le denunce erano recenti. La Croce Rossa internazionale e l'FBI hanno confermato che invece alcune denunce risalgono al 2002 e Human Right Watch ha messo in evidenza le morti accertate nelle carceri USA all'estero.
Dei detenuti della prigione di Guantanamo ed i loro avvocati si erano lamentati dell'atteggiamento irrispettoso delle guardie nei confronti del Corano e la testata Newsweek aveva affermato che un Corano era stato gettato in un water, ritrattando successivamente. A seguito dell'articolo vi sono state manifestazioni di protesta in Paesi musulmani dell'Asia e nel corso di queste, in Afghanistan, vi erano stati dei morti.
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