Concorrenza
: Commissione UE su abusi posizione dominante
di Gabriella Mira Marq
La Commissione europea ha pubblicato ieri un documento di lavoro sugli abusi di posizione dominante sul mercato e sull'applicazione delle regole di concorrenza del Trattato europeo.
L'articolo 82 del Trattato della Comunita' europea proibisce l'abuso di una posizione dominante. Gli abusi sono divisi comunemente negli abusi "esclusivi", che escludono i competitori dal mercato, ed in abusi "esplotativi" dove l'azienda dominante sfrutta il suo peso sul mercato per caricare eccessivamente i prezzi. Per adesso il documento di lavoro si occupa soltanto degli abusi del primo tipo, riservando la discussione su quelli del secondo tipo ai primi mesi del 2006, entro marzo.
Il documento di lavoro e' destinato a promuovere un dibattito sulla protezione dei mercati UE da comportamenti esclusivi delle imprese dominanti, comportamento che rischia indebolire la concorrenza sul mercato. Esso suggerisce uno schema per l'applicazione rigorosa e continuata dell'articolo 82, basato sull'analisi economica effettuata in casi recenti, precisando una possibile metodologia per la valutazione di alcune delle pratiche abusive piu' ricorrenti.
La Commissione desidera concentrare le sue risorse su quelle pratiche anticompetitive che sono piu' probabile causa del danno ai consumatori, come i 'cartelli'. Lo scopo delle regole di concorrenza che evitino comportamenti esclusivi deve essere infatti impedire il comportamento dell'azienda dominante che rischia di indebolire la concorrenza, nuocendo ai consumatori.
Il Commissario alla concorrenza Neelie Kroes ha detto che fara' rispettare "rigorosamente" i divieti che il Trattato pone ai comportamenti abusivi. Alle aziende dominanti sara' permesso competere ma nella piena legalita', ha detto, e cio' sara' attuato controllando non solo l'applicazione del trattato a livello UE, ma anche con il controllo del comportamento delle Antitrust nazionali dei singoli Stati membri.
La questione dell'abuso di posizione dominante potrebbe riguardare l'Italia in piu' settori di mercato, come quello della raccolta pubblicitaria e radiotelevisivo.
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