NEW del 22 settembre 2005

 
     

Iraq : costo della guerra altissimo , dice studio internazionale
di Rico Guillermo

Il costo umano, politico ed economico della guerra in Iraq e' elevatissimo, secondo l'Istituto internazionale di ricerche per la pace di Ginevra, che in uno studio avverte che il conflitto va prolungandosi e che sara' davvero difficile mettervi fine.

Dal 2003 la guerra e' costata 200 miliardi di dollari ed ha prodotto ufficialmente 2.000 vittime fra i soldati della coalizione e almeno 27.000 fra i civili iracheni, per quanto documentabile.

Ma il bilancio non tiene conto dei mercenari e paramilitari uccisi dal lato della coalizione, ne' dei i civili iracheni morti e seppelliti senza passare per l'ospedale (ne', probabilmente, dei detenuti morti sotto tortura e dei giornalisti uccisi, ndr).

Lo studio ritiene quindi credibili le stime della rivista medica britannica The Lancet, secondo cui 100.000 Iracheni sarebbero morti per cause collegate direttamente o indirettamente al conflitto.

Lo studio evidenzia che la guerra in Iraq ha destabilizzato l'area mediorientale circostante. Inoltre, per l'Istituto di Ginevra - che si avvale di importanti esperti in storia, medicina, politologia e diritto internazionale ed e' "garantito" da alcuni premi Nobel per la pace - la guerra era illegale e non in linea con il diritto internazionale perche' iniziata senza l'avallo dell'ONU.

Inoltre l'Iraq e' piombato nel caos, con istituzioni distrutte, ricadute economiche disastrose e "tribalizzazione" rampante (con gruppi paramilitari diffusi), e non sara' possibile uscirne per molto tempo ancora senza grandi sforzi internazionali.

"Se le gradi potenze non rispettano il diritto, e' difficile chiedere ad altri, come l'Iran, di farlo".

Speciale pace

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