Darfur
: nuovo allarme da Unione Europea , ONU e OMS
di Carla Amato
Fino a 10000 profughi sudanesi, molti dei quali bambini, stanno morendo ogni mese nella regione di Darfur come conseguenza della malattia e della violenza, secondo l'ONU.
Malgrado gli sforzi importanti fatti nel settore degli aiuti umanitari, i tassi di mortalita' continuano ad eccedere la soglia di un'emergenza umanitaria, secondo uno studio dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
Il tasso medio di mortalita' usato per definire una crisi umanitaria e' una morte al giorno ogni 10000 persone. In Darfur ovest il tasso di mortalita' era del 2,9, mentre in Darfur del nord del 1,5, ma stanno raggiungendo il valore di 6. Ferite e violenze sono state collegabili al 15% delle morti, mentre per il resto sono responsabili le malattie.
Il Direttore Generale dell'OMS ha fatto sapere che e' urgente incrementare il sussidio di emergenza, confermando l'analoga richiesta della FAO della scorsa settimana.
L'unione Europea, che con la FAO ha stretto ieri un accordo per incrementare gli aiuti nei Paesi in via di sviluppo, ha invitato le Nazioni Unite a prendere in considerazione le lamentele per il genocidio nel Darfur, nel Sudan occidentale.
In una riunione a Bruxelles, i ministri degli affari esteri dell'Unione hanno anche avvertito il Sudan delle sanzioni possibili a meno che agisca per disarmare le milizie Janjaweed che minacciano i rifugiati in Darfur.
La scorsa settimana il Sudan ha categoricomente rifiutato una dichiarazione del ministro degli Stati Uniti Colin Powell che descriveva le uccisioni in Darfur come genocidio, ma George W. Bush ha successivamente rincarato la dose.
Gli Stati Uniti dicono che il governo di Khartoum non sta riuscendo ad impedire le atrocita' contro i civili da parte delle milizie filogovernative Janjaweed e vogliono una nuova risoluzione ONU che minacci il Sudan di sanzioni, dopo quella approvata in luglio. Non escludono un intervento armato.
by www.osservatoriosullalegalita.org
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