NOTIZIARIO del 29 luglio 2004

 
     

Iraq : Allawi , sì a truppe da Paesi arabi islamici
di Rico Guillermo

Il primo ministro ad interim iracheno Iyad Allawi approva la proposta dei Paesi arabi di truppe musulmane in Iraq, una proposta che era stata avanzata tempo fa come possibile soluzione alle violenze ed alla situazione di occupazione nel Paese mediorientale anche su queste pagine.

Allawi ed il segretario di Stato USA Colin Powell si sono incontrati in Arabia Saudita oggi ed hanno abbracciato la proposta saudita che i Paesi confinanti contribuiscano subito alla sicurezza irachena con l'invio di loro soldati.

"Questa e' una guerra globale. Ci sono forze del male che stanno lavorando contro di noi - ha detto Allawi dopo un'ora di colloqui con Powell - "Chiedo ai leader dei Paesi islamici ed arabi di serrare i ranghi."

Una mobilitazione di truppe musulmane potrebbe bilanciare il ritiro di truppe filippine, spagnole, dominicane e honduregne. Anche Powell aveva discusso del tema mercoledi' con re Fahd, con il principe Abdallah ed il ministro degli esteri Saud al-Faisal.

Adal al-Jubair, un alto ufficiale saudita del ministero degli esteri ha detto che il regno vuole "aiutare il popolo iracheno ad ottenere la sua sovranita' il piu' velocemente possibile perche' e' un fortissimo desiderio nel mondo arabo e musulmano aiutare l'Iraq ed ottenere la stabilita' in Iraq che ha un impatto negativo sull'Arabia Saudita".

Le autorita' saudite hanno detto che il regno sta normalizzando le sue relazioni con l'Iraq per la prima volta dall'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq nel 1990. Baghdad ha avuto dubbi sull'invio nel Paese di truppe straniere musulmane dal momento che alcuni Paesi confinanti potrebbero amplificare le tensioni nel mosaico di gruppi etnici e religiosi del Paese persiano.

Alcune nazioni che potrebbero ora partecipare alla forza di sicurezza in Iraq sono Malesia, Algeria, Bangladesh, Indonesia, Pakistan e Marocco. Il Marocco non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ne sta parlando. L'Indonesia sarebbe disponibile a contribuire con o senza mandato ONU.

Ad Islamabad un alto funzionario pachistano ha detto che i vertici del Paese hanno discusso una partecipazione del Pakistan in una visita in Arabia Saudita la scorsa settimana, ma ha espresso l'auspicio che l'invio di truppe avvenga sotto l'ombrello dell'ONU. L'inviato del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan in Iraq e' proprio un pachistano. Non si sa pero' se il Consiglio di sicurezza dell'ONU autorizzerebbe una forza musulmana in Iraq.

La Lega Araba, costituita da 22 nazioni, e' invece perplessa sul conferimento della legittimazione al governo iracheno ad interim proprio a motivo della ingente presenza di truppe della coalizione a guida USA nel Paese. Ad oggi vi sono 160000 soldati, di cui 20000 statunitensi.

Tuttavia la proposta saudita dell'invio di truppe islamiche non e' stata commentata in quanto non presentata ufficialmente. Tuttavia in passato la Lega non ha mai preso decisioni di inviare truppe in uno Stato sovrano.

Molti gruppi armati in Iraq hanno catturato stranieri di recente. Fra questi ostaggi proprio due Pachistani sono stati uccisi ultimamente, ed il primo ministro pachistano, generale Pervez Musharraf, ha condannato l'uccisione dei due dicendo che questi omicidi hanno causato un abisso fra l'umanita' e l'Islam.

Un diplomatico egiziano era stato invece rapito e poi rilasciato, e nel comunicato dei rapitori eran stato rampognato l'aiuto offerto dall'Egitto all'Iraq in termini di intelligence ed armi. L'Egitto ha gia' fatto sapere che non mandera' truppe in Iraq.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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