NOTIZIARIO del 17 aprile 2004

 
     

Iraq : Bush fece piani di guerra a novembre 2001
di Rico Guillermo

Il presidente USA George Bush chiese al direttore del Pentagono di stendere un progetto di guerra contro l'Iraq. Lo ha confermato la Casa Bianca venerdi'.

La rivelazione dara' ulteriori elementi di critica a chi - come l'ex capo antiterrorismo USA Richard Clarke e l'ex segretario al tesoro Paul O'Neill - accusa Bush di aver dato la priorita' alla guerra contro l'Iraq trascurando invece le strategie per difendere gli USA dal terrorismo di Bin Laden.

L'ammissione sarebbe emersa in una discussione circa le strategie di guerra riportata in un nuovo libro di Bob Woodward, uno dei due giornalisti del Washington Post che diedero origine allo scandalo Watergate che porto' all'impeachment di Richard Nixon.

Il libro, intitolato "Piano d'attacco", sara' pubblicato fra due settimane, ma l'Associated Press ha pubblicato alcuni dettagli in anteprima. Il libro rivelerebbe che Bush chiamo' il segretario alla difesa Donald Rumsfeld forse il 21 novembre 2001, e gli chiese di preparare un piano di guerra.

Una recensione separata del libro di Woodward pubblicata dal Washington Post rivela che nel dicembre 2001 Bush si incontro' ripetutamente con il generale d'armata Tommy Franks ed i suoi consulenti per pianificare un attacco all'Iraq.

Erano passati solo pochi mesi dagli attentati dell'11 settembre e la guerra all'Iraq - giustificata con le armi di distruzione di massa ed in cui sono morti 700 soldati americani e oltre 10000 Iracheni - inizio' nel marzo 2003.

Woodward, che ha avuto ore di conversazione privata con il presidente, ha detto che Bush volle mantenere il progetto nell'ambito di un gruppo molto ristretto, perche' era preoccupato dei potenziali effetti che la diffusione delle sue intenzioni avrebbe potuto avere. Secondo il giornalista, Bush avrebbe tenuto fuori anche il consigliere nazionale alla sicurezza Condoleezza Rice e il direttore della CIA, George Tenet.

La rivelazione di quei mesi di lavoro incessante ad una ipotesi di guerra in Iraq avranno un impatto negativo anche per il primo ministro britannico Tony Blair, dato che la decisione di scendere in guerra a fianco degli USA non e' stata popolare in Gran Bretagna.

Durante la conferenza stampa con Blair, ieri, e' stato chiesto a Bush di confermare quanto rivelato da Woodward riguardo a quella conversazione del novembre 2001 con Rumsfeld.

Bush ha negato di aver progettato in segreto l'invasione dell'Iraq fin dal novembre 2001 ed ha detto che in quel momento la sua priorita' era distruggere il regime talebano in Afghanistan. Il presidente americano ha detto che ha cominciato a concentrarsi sulla guerra in Iraq dopo il settembre 2002, da quando alle Nazioni Unite si comincio' a parlare dei rischi che l'Iraq poteva rappresentare per il mondo.

"Non posso ricordare esattamente le date" ha aggiunto Bush. Piu' tardi, il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha confermato la conversazione di novembre, dicendo che il tema di una guerra all'Iraq era stato solo accennato in relazione alla vittoria che presumibilmente gli Stati Uniti avrebbero avuto nella guerra in Afghanistan, a quella data appena iniziata.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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