Iraq:
soldati USA comprano i propri giubbotti
di Rico Guillermo
I soldati comandati in Iraq stanno gia' comprando i loro giubbotti anti proiettile e in molti casi sono le loro stesse famiglie a comprarli per loro, a dispetto delle assicurazioni date dall'esercito che essi saranno dotati di tutto il necessario prima di partire.
Lo scorso ottobre era stato riportato che in una delle postazioni di soldati USA in Iraq non vi erano in dotazione giubbotti a lama di ceramica, che possono fermare proiettili incendiari e frammenti di missile. L'esercito ha detto che quei giubbotti sono esauriti ma che i soldati che ancora non li hanno li avranno presto. Tuttavia molti vogliono evitare il rischio.
I distributori di giubbotti antiproiettile hanno quindi ricevuto richieste per dotazioni che possono costare anche alcune migliaia di dollari. Un documento presentato al Congresso ipotizza di rimborsare le famiglie che hanno acquistato i giubbotti per i loro congiunti.
Alcuni soldati che ne sono rimasti privi per alcuni mesi pur essendo sul fronte iracheno, hanno detto di sentirsi soldati di serie B e si mormora che il governo taccia la verita' alle famiglie dei soldati.
D'altra parte, sono quasi trecento i soldati USA uccisi dall'inizio della guerra in Iraq, di cui piu' di 100 dalla proclamazione della fine del conflitto.
Mesi fa fu la moglie di un soldato inglese morto in Iraq a lamentarsi, denunciando che il marito le aveva confidato che alle truppe britanniche non venivano dati in dotazione equipaggiamenti protettivi a livello di quelli americani. La donna si rivolse al ministro della difesa Hoon chiedendo se non pensasse di avere le mani sporche di sangue.
Sul problema della sicurezza dei soldati in Iraq ci si e' interrogati anche in Italia, sia dopo Nassiriya - dove le protezioni dell'edificio in cui stanziavano i Carabinieri uccisi erano molto modeste - sia dopo il rifiuto di quattro elicotteristi di montare sui loro velivoli da combattimento, giudicati inadeguati dal punto di vista della sicurezza.
by www.osservatoriosullalegalita.org
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