NOTIZIARIO del 15 marzo 2005

 
     

Terrorismo : G5 , combatterlo ma distinguere Islam da Al Qaida
di Rico Guillermo

Il terrorismo e' "una minaccia reale e immediata", ma "e' necessario fare una netta distinzione fra Islam e terrorismo di Al Qaeda".

Lo afferma la dichiarazione conclusiva del G5 che si e' svolto a Granada, in Spagna e che ha visto impegnati i ministri degli interni di Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna in un vertice informale sulla lotta al terrorismo internazionale ed al crimine organizzato.

I ministri hanno convenuto che "e' decisiva la cooperazione internazionale" per prevenire gli attentati, smantellare le strutture terroristiche e le reti di finanziamento, ma occorrono anche "l'integrazione e il dialogo interreligioso". Hanno quindi concordato una rete di punti nazionali di contatto per scambiare informazioni ed un sistema di allarme rapido fra i Paesi sui furti di esplosivo ed hanno posto i primi passi per creare una collaborazione delle polizie dei cinque Paesi sulle attivita' dei sospetti di avere contatti con il terrorismo.

I ministri hanno siglato in conclusione una "Dichiarazione di Granada sul Terrorismo", un testo il cui incipit sottolinea come il terrorismo "costituisca una minaccia che affligge in particolare le societa' aperte e tolleranti".

I rappresentanti del G5 si dicono convinti che oggi c'e' chi "istiga, prepara e commette atti terroristici, cerca di diffondere fra la popolazione e persegue obiettivi politici di tipo totalitario e di carattere escludente", ma che "la risposta democratica al terrorismo deve distinguere chiaramente, da una parte coloro che perpetrano crimini connessi con questa violenza e coloro che li sostengono, e dall'altro comunita' intere che non hanno nulla a che vedere con i terroristi e della cui identita' collettiva costoro cercano di appropriarsi".

Ecco perche' - prosegue il documento - "e' importante distinguere chiaramente l'Islam dal terrorismo di Al Qaida e da individui e gruppi connessi con tale struttura o ispirati ai dirigenti" della rete di Osama Bin Laden. Secondo il testo, in una prospettiva democratica e nella difesa dello Stato di diritto, occorrono una efficace risposta politica, l'intervento giudiziario e la mobilitazione della societa' civile", mentre la cooperazione internazionale risulta essenziale, per fronteggiare un fenomeno talmente ampio e transnazionale.

Un riconoscimento va inoltre a coloro che attuano iniziative volte a favore dell'integrazione della societa' aperta al pluralismo e promuovono il dialogo interreligioso dentro e fuori i cinque Paesi firmatari.

I ministri del G5 - ricordando le vittime del terrorismo, che vanno riconosciute e assistite - si rifanno per ogni dettaglio sulle politiche di contrasto al terrorismo alla vigente "dichiarazione de L'Aja e la pertinenza del piano d'azione approvato dal Consiglio dell'Unione Europea dopo gli attentati di Madrid".

Speciale terrorismo con manuale del terrorista islamico

Speciale Europa


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