NOTIZIARIO del 15 marzo 2005

 
     

Terrorismo : UE , le novita' del documento de L'Aja
di Rico Guillermo

Nel documento de L'Aja per il rafforzamento della liberta', della sicurezza e della giustizia nell’Unione europea siglato l'8 marzo scorso dal Consiglio europeo, si e' deciso di migliorare la capacita' dell’Unione di contrastare la criminalita' organizzata e terroristica garantendo pero' i diritti fondamentali e l’accesso alla giustizia ai sensi della convenzione di Ginevra. Un elemento chiave nel prossimo futuro saranno quindi la prevenzione e la soppressione del terrorismo secondo il principio per il quale nel preservare la sicurezza nazionale gli Stati membri dovrebbero tenere pienamente conto della sicurezza dell’Unione nel suo insieme.

Il Consiglio europeo ha ricordato il suo risoluto impegno a contrastare ogni forma di razzismo, di antisemitismo e di xenofobia espresso nel dicembre 2003. Il Consiglio europeo incoraggiava dunque le istituzioni dell’Unione, nell’ambito delle loro competenze, a mantenere un dialogo aperto, trasparente e regolare con associazioni rappresentative e la società civile. In materia di asilo, migrazione e frontiere, l’attuale sviluppo della politica europea dovrebbe basarsi su un’analisi comune del fenomeno migratorio in tutti i suoi aspetti. Si sottolineava inoltre come il diritto di tutti i cittadini dell’Unione di circolare e risiedere liberamente nel territorio degli Stati membri sia il diritto basilare della cittadinanza dell’Unione.

Il regime europeo comune in materia di asilo per l’instaurazione di una procedura comune e uno status uniforme per coloro che hanno ottenuto l’asilo o la protezione sussidiaria, sara' basato sull’applicazione, in ogni loro componente, della convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati e degli altri trattati pertinenti e su una valutazione approfondita e completa degli strumenti giuridici adottati nella prima fase. Il riesame dei compiti dell’Agenzia ed in particolare la valutazione del funzionamento delle squadre di esperti nazionali dovrebbe includere la fattibilità della creazione di un sistema comune europeo di guardie di frontiera.

Il Consiglio europeo è convinto che il rafforzamento della libertà, della sicurezza e della giustizia richieda un approccio innovativo nei confronti dello scambio transfrontaliero di informazioni in materia di applicazione della legge, ma lo scambio potra' avere luogo soltanto ai fini dell’esecuzione di compiti stabiliti dalla legge; dovranno essere protette le fonti di informazione e deve essere assicurata la riservatezza dei dati in ogni fase; dovranno essere applicati standard tecnici comuni e le persone dovranno essere tutelate contro l’uso improprio dei dati e avere il diritto di richiedere la correzione dei dati errati.

Il Consiglio europeo sottolineava che, ai fini di un’efficace prevenzione e lotta al terrorismo nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, e' necessario che gli Stati membri utilizzino le competenze dei propri servizi di intelligence e di sicurezza non solo per combattere le minacce alla loro sicurezza ma anche, se necessario, per proteggere la sicurezza interna di altri Stati membri, portando immediatamente all’attenzione delle autorità competenti degli altri Stati membri le informazioni di cui dispongono i loro servizi su eventuali minacce alla sicurezza interna degli altri membri.

Impulso va dato in particolare all’Europol e all’Eurojust. Dal 1° gennaio 2005 il Centro di situazione dell’UE fornirà al Consiglio analisi strategiche della minaccia terroristica basate sulle informazioni trasmesse dai servizi di sicurezza e di intelligence degli Stati membri e, se del caso, sulle informazioni fornite dall’Europol. Il Consiglio europeo sottolineava inoltre l’importanza delle misure per combattere il finanziamento del terrorismo.

Per lottare efficacemente contro la criminalità organizzata transfrontaliera, altre forme gravi di criminalità e il terrorismo, e'necessario intensificare la cooperazione pratica tra la polizia e le autorità doganali degli Stati membri e l’Europol e utilizzare meglio gli strumenti già esistenti in questo campo. Il Consiglio europeo esortava gli Stati membri a consentire all’Europol, in cooperazione con l’Eurojust, di svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalita' transfrontaliera (organizzata) e il terrorismo, ratificando e attuando efficacemente gli strumenti giuridici necessari entro la fine del 2004; fornendo tempestivamente all’Europol tutte le informazioni di elevata qualità necessarie; incoraggiando una buona cooperazione tra le autorità nazionali competenti e l’Europol.

In un'Unione allargata - secondo il Consiglio dell'Unione - si dovrebbe inoltre fare uno sforzo esplicito per migliorare la comprensione del funzionamento degli ordinamenti giuridici e degli organismi degli Stati membri. Entro la fine del 2005 il Consiglio e gli Stati membri dovrebbero sviluppare, in cooperazione con l’Accademia europea di polizia, (CEPOL), standard e moduli per corsi di formazione destinati agli agenti di polizia nazionali sugli aspetti pratici della cooperazione in materia di applicazione della legge nell’UE.

Il Consiglio Europeo sottolineava la necessità di intensificare ulteriormente i lavori per la creazione di un’Europa dei cittadini e il ruolo essenziale che svolgerà al riguardo l’istituzione di uno spazio europeo di giustizia. Varie misure sono già state prese. Altri sforzi dovrebbero essere compiuti per agevolare l’accesso alla giustizia e alla cooperazione giudiziaria nonché il pieno ricorso al reciproco riconoscimento. La cooperazione giudiziaria in materia sia penale che civile potrebbe essere ulteriormente potenziata rafforzando la fiducia reciproca e sviluppando gradualmente una cultura giudiziaria europea basata sulla diversità degli ordinamenti giuridici degli Stati membri e l’unità della legge europea.

In un’Unione allargata la fiducia reciproca deve trovare fondamento nella certezza che tutti i cittadini europei hanno accesso ad un sistema giudiziario rispondente a livelli di qualità elevati. Per facilitare la piena attuazione del principio di riconoscimento reciproco, il Consiglio rilevava la necessita' di istituire un sistema che preveda una valutazione obiettiva e imparziale dell’attuazione delle politiche dell’UE nel settore della giustizia, nel pieno rispetto dell’indipendenza del potere giudiziario e conformemente ai meccanismi europei esistenti.

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Il Consiglio d'Europa difende giornalisti in caso di guerra e terrorismo