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Haaretz: Hamas ignorava del rave, esercito Israele sparò sui civili
di
Mauro W. Giannini
Un'indagine della polizia israeliana ha scoperto che il 7 ottobre Hamas non sapeva del rave e voleva attaccare solo le basi militari ( come aveva già ricostruito qui l'Osservatorio) e fu un elicottero militare israeliano ad aprire il fuoco, colpendo alcuni dei partecipanti al festival musicale.
Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz: "Un'indagine sull'incidente ha rivelato che un elicottero da combattimento dell'esercito israeliano, arrivato sulla scena dalla base di Ramat David, ha sparato contro i terroristi e, a quanto pare, ha colpito anche alcuni dei partecipanti alla festa", ha detto ad Haaretz un funzionario di polizia in anonimato.
La polizia stima che all'evento fossero presenti circa 4.400 persone. Dalle analisi della polizia risulta che molti partecipanti alla festa sono riusciti a scappare perché si era deciso di fermare la festa poco prima che si sentissero gli spari.
Il quotidiano israeliano Haaretz riporta che i combattenti di Hamas non sapevano che fosse in corso un rave con migliaia di partecipanti quando lanciò il suo attacco, probabilmente notandolo dall'alto attraverso droni o nel corso di incursioni con i parapendii il cui obiettivo iniziale era quello di raggiungere il Kibbutz Reim e altri kibbutz.
Uno dei dati che rafforzano la valutazione, secondo la polizia e altri funzionari della sicurezza, è che i primi terroristi sono arrivati alla festa dalla direzione della Route 232 e non dalla direzione della recinzione.
Inoltre, secondo fonti della polizia, la festa avrebbe dovuto svolgersi giovedì e venerdì, e il martedì sera della stessa settimana, l'esercito ha autorizzato gli organizzatori dell'evento a tenerla anche sabato, su richiesta delle forze dell'ordine. Il cambiamento dell'ultimo minuto rafforza la valutazione secondo cui Hamas non era a conoscenza dell'incidente.
Da notare che la ricostruzione fatta nell'immediato non fu l'unica fake news con cui è stata iniziata e poi giustificata la guerra a Gaza. Vi è anche l'odiosa fake news dei bambini decapitati, poi smentita dalla stessa giornalista che l'aveva sostanzialmente inventata, Nicole Zedek, della TV israeliana i24NEWS, che per questo è stata sospesa dall'emittente, mentre la corrispondente della CNN Sara Sinder che l'aveva riportata si è scusata. Vi sono poi ricostruzioni ulteriori sulla vicenda del Kibbutz che risultano molto diverse dalla narrazione governativa israeliana.
Insomma, tanto odio sparso e tanti assassinati sulla base di bugie provenienti da Tel Aviv e diffuse da media, politici e autori social.
senza le adeguate verifiche che l'Osservatorio aveva invece fatto nonostante la difficoltà a reperire informazioni dal teatro dei fatti.
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