Internet
per non vedenti e ipovedenti : nuove norme per la PA
di
Rita Guma*
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I NON VEDENTI utilizzano le seguenti “tecnologie assistive”
per l’uso del computer e quindi per aiutarsi nella navigazione:
- Screen
reader, un interprete grafico/testuale costituito da
un software che un disabile visivo può installare anche
autonomamente.
- Sintesi
vocale in uscita dallo screen reader che può essere
hardware o software ed in tale secondo caso può essere incorporata
nello screen reader.
- Display
braille, componente hardware con cellette piezomeccaniche
a punti, per la conversione in scrittura Braille, anch'esso
pilotato dallo screen-reader.
Quando
non si rispettano le regole di accessibilità, queste tecnologie
assistive non riescono a fornire in tutto o in parte le informazioni
presenti sul sito o su altre risorse consultabili con un PC.
Anche prima che la nuova norma introducesse le regole illustrate,
quindi chi progettava un sito di presentazione (dunque non
interattivo) adottava quindi diversi accorgimenti, come:
1.
Etichettare le immagini in maniera comprensibile
e corrispondente a quanto riportato sullo schermo, usando
almeno un testo (alt) alternativo che sia brevemente descrittivo
del contenuto dell’immagine; Stesso accorgimento va usato
se si utilizzano elementi grafici nei link o nei bottoni
ma non per elementi decorativi come le cornicette di separazione;
2.
Non utilizzare tecnologie flash, in quanto gli screen
reader meno recenti e i browser testuali hanno problemi
nell’interpretazione di tale tipo di tecnologia o non la
interpretano affatto;
3.
Non utilizzare tabelle nidificate (cioè una dentro
l’altra) ove contenenti testi o numeri;
4.
Non usare frame (sorta di finestre nelle finestre);
5.
Non usare scroll (testi in movimento);
6.
Non utilizzare script, poiché, con i browser testuali
o se l'utente decide di disattivare gli script per sicurezza,
si impedisce di usufruire di quello che tali script veicolano;
7.
Inserire nelle pagine del sito il link al contenuto della
pagina;
8.
Rendere possibile gestire da tastiera tutti i comandi
del sito.
Altri
accorgimenti sono necessari per i siti con form di compilazione
o con pagine interattive (tipo e-commerce), ma si tratta di
accorgimenti più complessi.
In alternativa si può costruire un sito parallelo totalmente
pensato per i non vedenti e linkato dalla home di quello ufficiale
(e in ogni pagina da ciascun pagina corrispondente dell'altro
sito).
Per
il debug delle pagine, al termine della fase di progettazione
si utilizzano software che controllano l'accessibilità di
una singola pagina HTML o di un intero sito, tuttavia le verifiche
vengono eseguite automaticamente, ma - poichè la tecnologia
è sempre stupida, anche se capace di operare in tempi brevissimi
su una gran quantità di dati - si possono verificare problemi
che solo un controllo umano (in questo caso di un non vedente)
potrebbe evitare. Ad esempio, in assenza di un testo alternativo
ad un'immagine, il programma di controllo lo segnalerà, ma
qualora il testo alternativo fosse inserito in modo errato
o costituito solo da una spaziatura, il programma di debug
valuterebbe il sito a pieni voti quando in realtà un non vedente
non potrebbe fruire correttamente dei contenuti della pagina.
Accorgimenti per un’Internet per tutti sono consigliati anche
a livello internazionale dal World Wide Web Consortium (W3C),
che ha attivato una iniziativa per l’accessibilità con la
quale fornisce linee guida, sperimenta software facilitatori
e fornisce software per il debug delle pagine, che tuttavia
hanno i limiti già esposti.
continua >
*
presidente dell'Osservatorio ed esperta di tecnologie
 
Rapporto
disabilità 2011
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