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07 ottobre 2013
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Internet per non vedenti e ipovedenti : nuove norme per la PA
di Rita Guma*

Il 16 settembre 2013 sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale (allegato A al Decreto Ministeriale del 20 marzo 2013) i requisiti di accessibilità che devono avere i siti e le reti intranet della Pubblica Amministrazione e delle entità che percepiscono fondi pubblici per lo sviluppo di servizi basati sulle ICT. Una percentuale significativa degli utenti di Internet è costituita da persone con seri problemi di vista, fra cui non vedenti e ipovedenti, ma la maggior parte dei siti, spesso anche quelli di enti pubblici, non rispettano questi cittadini-internauti, rendendo loro difficile l'accesso ai contenuti.

In realtà già la legge 9 gennaio 2004, n. 4 prevedeva "Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" da adottarsi da parte di pubbliche amministrazioni e di aziende private concessionarie di servizi pubblici, aziende municipalizzate regionali, aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici, mentre il DPR 75/2005 prevedeva per le Pubbliche amministrazioni centrali il ruolo del responsabile all’accessibilità con l'obbligo di attivarsi - a seguito di formale segnalazione effettuata dal cittadino ed inoltrata all’amministrazione da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale - per rimuovere i problemi di accessibilità entro 90 giorni.

La nuova norma specifica invece in dettaglio i requisiti necessari per i siti e gli strumenti di comunicazione visiva informatizzata nelle Pubbliche Amministrazioni e soggetti affini: :

1. Alternative testuali per i contenuti di natura non testuale (immagini, video, animazioni) in modo che il testo predisposto come alternativa possa essere fruito e trasformato secondo le necessità degli utenti, ad esempio convertito in stampa a caratteri ingranditi, in stampa Braille, letto da un dispositivo di sintesi vocale, simboli o altra modalità di rappresentazione del contenuto.

2. Adattabilità, ovvero contenuti che possano essere presentati in modalità differenti (ad esempio, con layout più semplici), senza perdita di informazioni o struttura.

3. Distinguibilità dei contenuti in primo piano dallo sfondo.

4. Accessibilità da tastiera di tutte le funzionalità.

5. Adeguata disponibilità di tempo per leggere ed utilizzare i contenuti.

6. Nessun contenuto che possa esere causa di crisi epilettiche

7. Navigabilità: facilitare la ricerca di contenuti e permettere di determinare la propria posizione nel sito e nelle pagine.

8. Leggibilità e facile comprensione del contenuto testuale.

9. Prevedibilità: pagine web che appaiano e che si comportino in maniera prevedibile.

10. Assistenza nell’inserimento di dati e informazioni per aiutare l’utente ad evitare gli errori ed agevolarlo nella loro correzione.

11. Compatibilità massima con i programmi utente e con le tecnologie assistive, ovvero con le tecnologie che interagendo con il browser permettono alle persone con disabilità visiva di fruire dei contenuti del web.

continua >

* presidente dell'Osservatorio ed esperta di tecnologie

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Rapporto disabilità 2011

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