Internet
per non vedenti e ipovedenti : nuove norme per la PA
di
Rita Guma*
Il 16 settembre 2013 sono stati pubblicati nella Gazzetta
Ufficiale (allegato A al Decreto Ministeriale del 20 marzo
2013) i requisiti di accessibilità che devono avere i siti
e le reti intranet della Pubblica Amministrazione e delle
entità che percepiscono fondi pubblici per lo sviluppo di
servizi basati sulle ICT. Una percentuale significativa degli
utenti di Internet è costituita da persone con seri problemi
di vista, fra cui non vedenti e ipovedenti, ma la maggior
parte dei siti, spesso anche quelli di enti pubblici, non
rispettano questi cittadini-internauti, rendendo loro difficile
l'accesso ai contenuti.
In
realtà già la legge 9 gennaio 2004, n. 4 prevedeva "Disposizioni
per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti
informatici" da adottarsi da parte di pubbliche amministrazioni
e di aziende private concessionarie di servizi pubblici, aziende
municipalizzate regionali, aziende di trasporto e di telecomunicazione
a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende
appaltatrici di servizi informatici, mentre il DPR 75/2005
prevedeva per le Pubbliche amministrazioni centrali il ruolo
del responsabile all’accessibilità con l'obbligo di attivarsi
- a seguito di formale segnalazione effettuata dal cittadino
ed inoltrata all’amministrazione da parte dell’Agenzia per
l’Italia Digitale - per rimuovere i problemi di accessibilità
entro 90 giorni.
La
nuova norma specifica invece in dettaglio i requisiti necessari
per i siti e gli strumenti di comunicazione visiva informatizzata
nelle Pubbliche Amministrazioni e soggetti affini: :
1. Alternative testuali per i contenuti di natura non
testuale (immagini, video, animazioni) in modo che il testo
predisposto come alternativa possa essere fruito e trasformato
secondo le necessità degli utenti, ad esempio convertito in
stampa a caratteri ingranditi, in stampa Braille, letto da
un dispositivo di sintesi vocale, simboli o altra modalità
di rappresentazione del contenuto.
2. Adattabilità, ovvero contenuti che possano essere
presentati in modalità differenti (ad esempio, con layout
più semplici), senza perdita di informazioni o struttura.
3.
Distinguibilità dei contenuti in primo piano dallo
sfondo.
4. Accessibilità da tastiera di tutte le funzionalità.
5. Adeguata disponibilità di tempo per leggere ed utilizzare
i contenuti.
6.
Nessun contenuto che possa esere causa di crisi
epilettiche
7.
Navigabilità: facilitare la ricerca di contenuti e
permettere di determinare la propria posizione nel sito e
nelle pagine.
8.
Leggibilità e facile comprensione del contenuto testuale.
9.
Prevedibilità: pagine web che appaiano e che si comportino
in maniera prevedibile.
10.
Assistenza nell’inserimento di dati e informazioni
per aiutare l’utente ad evitare gli errori ed agevolarlo nella
loro correzione.
11.
Compatibilità massima con i programmi utente e con
le tecnologie assistive, ovvero con le tecnologie che interagendo
con il browser permettono alle persone con disabilità
visiva di fruire dei contenuti del web.
continua >
*
presidente dell'Osservatorio ed esperta di tecnologie
 
Rapporto
disabilità 2011
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