21 gennaio 2007

 
     

Gran Bretagna ammette conoscenza prigioni segrete CIA
di osservatoriosullalegalita.org

La Gran-Bretagna era al corrente dell'esistenza di una rete di prigioni segrete della CIA prima che esse divenissero di dominio pubblico l'autunno scorso. Il ministro degli esteri britannico, Margaret Beckett, ha fatto tale ammissione in una risposta scritta ad una domanda del Parlamento, ma ha detto che il Regno Unito era informato del programma "soltanto in generale".

L'inchiesta del Consiglio d'Europa su volki e prigioni CIA nel nostro continente aveva fatto emergere prove su centinaia di voli privati usati dalla CIA con scali in aeroporti britannici. Anche il comitato d'inchiesta dell'europarlamento sulle extraordinary renditions aveva trovato gli stessi dati, tuttavia quando una delegazione di esso si reco' a Londra ad ottobre 2006, il governo britannico non fu sollecito ne' esauriente nelle risposte.

Il presidente Bush ha riconosciuto l'esistenza del programma di detenzione segreto della CIA a settembre, dopo che il parlamento europeo e il Consiglio d'Europa avevano gia' varato inchieste sui voli e le prigioni CIA in Europa, sulle quali erano emersi alcuni indizi.

In precedenza l'amministrazione Bush aveva negato, ma in quella occasione il presidente USA annuncio' anche che 14 detenuti ritenuti di 'alto valore' erano stati trasferiti dai centri clandestini CIA al carcere della baia di Guantanamo. Fra questi vi era il sospetto progettista degli attacchi dell'11 settembre 2001, Khalid Sheik Mohammed.

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