Diritto al lavoro dei disabili : spiegata intesa Stato Regioni
di osservatoriosullalegalita.org

L'Assessora al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili Alessandra Tibaldi, in qualità di coordinatrice del tavolo interregionale per l'Intesa Stato Regioni sul diritto al lavoro dei disabili, ha illustrato questa mattina i contenuti dell'accordo siglato lo scorso 16 novembre dopo un iter durato circa tre anni.

Presso la sala Aniene della Regione Lazio, Tibaldi ha spiegato i dettagli dell'intesa che rende attuativa la normativa vigente della legge 68 del 1999 e del decreto legislativo 165 del 2001, sottolineando che essa "definisce una quota riservata di assunzioni di disabili mediante ricorso a tirocini mirati, ribadisce la possibilità di assunzione per chiamata nominativa già prevista dalla legge 68 ed offre la possibilità, ai disabili che alla data di entrata in vigore del provvedimento abbiano svolto almeno due anni di tirocinio presso la pubblica amministrazione, di poter essere assunti".

Rilevando che si tratta di "elementi rilevanti per contrastare l'esclusione sociale delle persone diversamente abili", Tibaldi ha sottolineato che "la garanzia di un lavoro dignitoso è essenziale per ogni individuo, in quanto può garantire l'autostima, la realizzazione di sé ed il soddisfacimento dei bisogni personali. L'inserimento nel mondo del lavoro, inoltre, offre anche occasioni di frequenti ed intensi rapporti sociali che possono agire come antidoto alle forme di discriminazione culturale e sociale ancora esistenti verso la disabilità".

"Ora - ha affermato nuovamente l'assessora - bisogna rafforzare questo percorso di contrasto all'emarginazione dei diversamente abili attraverso una griglia di provvedimenti di carattere sia regionale sia nazionale. Ad esempio come assessorato al lavoro ed alle pari opportunità entro breve tempo presenteremo una delibera per la stabilizzazione occupazionale dei disabili psichici. A livello nazionale, invece, auspico che il Governo Prodi possa quanto prima superare la normativa del decreto legislativo 276 del 2003 che, in attuazione della riforma del mercato del lavoro prevista dalla legge 30, introduce norme penalizzanti e discriminanti per l'integrazione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità".

Speciale diritti

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