Par condicio : autorita' sanziona Tg 4 e Studio Aperto
di osservatoriosullalegalita.org

L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ha comminato una sanzione pecuniaria a TG4 e Studio Eperto per ripetuta violazione delle regole sulla par condicio.

Sulla base dell’esame dei dati di monitoraggio dei TG - che evidenziano una presenza non equilibrata delle coalizioni e dei singoli partiti, l'Authority ha deciso, a maggioranza dei componenti, di richiamare tutte le emittenti ad assicurare la parità di trattamento alle coalizioni ed una piu' equilibrata presenza delle liste concorrenti.

In particolare l’Autorità ha adottato alcuni seguenti provvedimenti specifici. Ha comminato una sanzione a Tg 4 (Rete 4) pari a € 200.000 e sanzione a Studio Aperto (Italia 1) pari a € 100.000, in quanto gia' diffidati nel corso della campagna elettorale.

Ha inoltre diffidato formalmente TG1, TG2 al rispetto delle norme di legge e regolamento e ordinato ai tre telegiornali della RAI il riequilibrio in base all’esposto della Rosa nel Pugno.

In precedenza l'Autorita' aveva richiamato Rete 4 per violazione della par condicio nella trasmissione 'Liberitutti' del 4 febbraio 2006 in cui Silvio Berlusconi ha partecipato, ospite di Irene Pivetti e aveva gia' emesso un provvedimento "per violazione dei principi di pluralismo ed imparzialità dell'informazione" nei confronti del Telegiornale di Emilio Fede che imponeva alla testata di fare pubblica ammenda.

Quanto alla RAI, oltre ad alcuni provvedimenti di riequilibrio delle presenze di formazioni politiche minori, il garante aveva rampognato il programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio per aver parlato troppo ed a sproposito di politica violando l'atto di indirizzo della Commissione parlamentare, esortando l'azienda ad attivare i ncessari procedimenti disciplinari.

L'autorita' garante per le Comunicazioni aveva chiarito che la partecipazione dei candidati, degli esponenti di partiti e dei membri del Governo alle trasmissioni informative puo' essere giustificata solo da esigenze di informazione e di cronaca, mentre aveva ribadito l'equilibrio di presenze necessario nei programmi prettamente politici.

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