NEW del 17 luglio 2006

 
     

Olanda : giudice rifiuta esposto contro partito pedofilo , ma...
di Rita Guma

Ha scioccato l'opinione pubblica il diniego di un tribunale de L'Aja di accettare un esposto contro la costituzione del "Partito per l'amore fraterno, la libertà e la diversità" (Pnvd), una formazione politica olandese che ha lanciato dichiarazioni e programmi volti ad abbassare l'eta' minima perche' i minori possano avere legalmente rapporti sessuali.

Come ha spiegato uno dei promotori del partito dello scandalo, Ad Van den Berg, l'eta' minima deve essere portata 12 anni e devono essere i bambini stessi a decidere quando sono maturi per il sesso, e si propongono fumo e alcool a partire dalla stessa eta', mentre e' a 16 anni che i ragazzi dovrebbero poter partecipare a produzioni pornografiche.

Il procedimento legale chiusosi oggi era stato promosso da due organizzazioni della societa' civile, ma gli argomenti presentati non sono stati considerati dal giudice "sufficienti per bandire un partito", e va detto subito che non ci puo' indignare per la decisione del giudice, non conoscendo fondamento giuridico e solidita' delle argomentazioni portate dalle due associazioni.

I magistrati, in Olanda come in Italia, decidono in base alla legge, non fanno le leggi, e, in caso di ricorsi o esposti, possono tenere in considerazione solo gli argomenti invocati dai presentatori, non decidere sulla base di proprie elucubrazioni. Inoltre, laddove esiste una legge a protezione dei minori ma anche una per la liberta' di espressione e di associazione occorre valutare bene le decisioni da prendere, per bilanciare i due diritti.

Pare infatti che il giudice olandese nella sua decisione abbia argomentato che la libertà d'espressione e la libertà di riunirsi - inclusa la libertà di organizzarsi in un partito politico - sono le basi di una società democratica e danno ai cittadini la possibilità, per esempio, di usare un partito politico per chiedere una modifica costituzionale, legislativa o di una linea politica.

L'ambasciata olandese a Roma - che assicura come dai sondaggi d’opinione sia emerso che il movimento trova pochissimo supporto tra la popolazione dei Paesi Bassi - sottolinea che "la pedofilia è un reato in Olanda" ed evidenzia che "spetta al Pubblico Ministero decidere se perseguire penalmente qualora il programma del PNVD dovesse contenere degli elementi passibili di condanna". Tuttavia va considerato che cio' che il movimento si propone e' di modificare le vigenti leggi, non di violarle, dunque mira ad agire in base ad un percorso democratico. I fondamenti profondi della illegalita' del progetto del partito - per chi voglia opporsi alla sua esistenza - vanno quindi ricercati a livello di legislazione sovranazionale.

L'Olanda ha sottoscritto la Convenzione europea per i diritti dell'uomo, per cui deve adeguarsi alle pronunce della Corte europea per i diritti dell'uomo. Questa ha stabilito - con sentenza del febbraio 2005 su ricorso del partito Nepericisti vs la Romania che gli aveva negato la registrazione considerandolo illegale - la liberta' di associazione di un partito indipendentemente dalla sua ideologia, purche' il suo fine sia legittimo (da valutare alla stregua di un "bisogno sociale imperioso"), sancendo un legame fra liberta' di espressione e liberta' di associazione.

Nella stessa sentenza, la Corte stabilisce tuttavia che l'illegittimita' di un partito politico puo' derivare dal riscontro di condotte che concretizzino reati di incitamento o ricorso alla violenza, o mirino all'abbattimento del pluralismo politico. Nella Convenzione europea non ci sono pero' riferimenti espliciti alla sessualita' dei minori o agli abusi di essa, quindi per verificare la legalita' della condotta messa in atto o propugnata da un partito in materia occorre rifarsi ad un'altra convenzione sottoscritta dai Paesi Bassi, la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo.

Secondo l'art. 1 della Convenzione sono considerati "fanciulli" gli individui di eta' inferiore ai 18 anni, il cui interesse deve essere tenuto in primaria considerazione in ogni circostanza. Prendendo in esame il solo aspetto della pedofilia (ma altro si puo' dire sulla pornografia, per la quale c'e' un protocollo supplementare, e per l'uso di droghe), gli altri articoli di interesse della Convenzione in questo caso sono:

art. 1. "Gli Stati parti adottano ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale..."

art. 34 "Gli Stati parti si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale. A tal fine, gli Stati adottano in particolare ogni adeguata misura a livello nazionale, bilaterale e multilaterale per impedire: a) che dei fanciulli siano incitati o costretti a dedicarsi a una attività sessuale illegale; b) che dei fanciulli siano sfruttati a fini di prostituzione o di altre pratiche sessuali illegali; c) che dei fanciulli siano sfruttati ai fini della produzione di spettacoli o di materiale a carattere pornografico".

art. 36 "Gli Stati parti proteggono il fanciullo contro ogni altra forma di sfruttamento pregiudizievole al suo benessere in ogni suo aspetto".

Va tenuto conto che l'Olanda ha sottoscritto la Convenzione con una eccezione riguardante la possibilita' di applicare comunque la legge penale ai ragazzi superiori ai 16 anni in talune circostanze. Inoltre l'Olanda sottolineava nella sua sottoscrizione che un bambino deve essere libero di "adottare una religione o una credenza a sua scelta non appena capace di fare tale scelta in considerazione della sua età o maturità" e che l'eta' minima per il reclutamento dei bambini nelle forze armate dovrebbe avere luogo solo per chi superi i quindici anni, ferma restando la protezione assicurata dalla convenzione sui bambini soldato che vieta di mandare in prima linea minori di 18 anni.

Questi distinguo fanno comprendere come per l'Olanda alcune scelte o responsabilita' possono ricadere in capo ad un minore che abbia superato rispettivamente i 15 e i 16 anni. Ed infatti e' 16 anni oggi il limite minimo d'eta' per i ragazzi che vogliano avere rapporti sessuali legali.

In definitiva, facendo appello alla sentenza della Corte dei diritti dell'uomo si puo' chiedere alla competente commissione olandese di non permettere la registrazione del partito in quanto esso propugna un programma che confligge con le leggi internazionali sottoscritte dall'Olanda, in particolare la Convenzione per i diritti del fanciullo agli artt. sopracitati e nel suo protocollo aggiuntivo sulla pornografia e prostituzione infantile, dato che il programma mira ad estendere ai minori di anni 16 pratiche che quella convenzione vieta.

Speciale diritti

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