NOTIZIARIO del 13 gennaio 2004

 
     

Crescita del 1500% in 15 anni.
Ma purtroppo sono azioni... pedofile

di Rita Guma

Chi parla più dei pedofili? Se lo chiede nella sua bustina di Minerva di questa settimana su L'Espresso, Umberto Eco, parlando del sensazionalismo mediatico.

Egli scrive che anni fa "ci si era convinti che la pedofilia avesse improvvisamente assunto dimensioni cosmiche. Anche perché, se una volta i pedofili cercavano di passare inosservati, ora si mostravano su Internet, ... col che emergeva che il pedofilo medio non solo era uno sporcaccione ma anche un imbecille perché pareva l'unico a credere ancora che i rapporti "on line" fossero privati e sfuggissero agli occhi altrui. Poi, di colpo, di pedofili non si è più sentito parlare."

Tuttavia, non noi Italiani, ma l'ultimo rapporto della NCH, ex Casa nazionale dell'Infanzia britannica, un'organizzazione di volontariato, afferma che nel Regno Unito i crimini pornografici riguardanti bambini sono aumentati dal 1988 del 1500% (prima del 1988 il possesso di materiale pornografico riguardante minori non era considerato reato in Gran Bretagna).

Internet continua ad essere la grande possibilita' di queste persone, che pero' possono essere rintracciate tramite i loro PC, anche se alcuni di essi sono molto abili nel muoversi.

La NCH dice che nel 2001 sono stati presi e sanzionati in Gran Bretagna 549 colpevoli di reati di pornografia inerente a bambini, contro i 35 del 1988. Nel 2002 in un sol giorno 6500 inglesi sono stati identificati come fruitori di foto pornografiche da un singolo sito con dominio in USA.

Gli esperti ritengono che per alcuni di essi la pulsione che li spinge e' come la ricerca di droga, che fa perdere i freni inibitori e con essi la prudenza, ma che per i piu' la sicurezza sia dovuta all'ignoranza riguardo ad internet, ritenuto uno strumento assolutamente anonimo.

Tuttavia i volontari denunciano che con i nuovi telefonini con video streaming, che possono essere interfacciati, fotografare e supportare immagini in completo anonimato, il fenomeno si sta ingigantendo a dismisura, anche se in Asia alcuni Paesi produttori hanno imposto che gli apparecchi emettano un forte suono quando stanno per scattare una fotografia, in modo che non si possa "rubarle" senza il consenso dell'interessato, il che costituisce pero' una limitazione molto modesta e comunque non risolve il problema di rintracciare i responsabili.

La gravita' del problema e' infatti ancora un'altra: i comportamenti pedofili non sono solo virtuali. Negli USA una ricerca ha verificato che una su tre delle persone che guardano materiale pedofilo compie anche atti di pedofilia nel concreto.

Con il dilagare dell'AIDS vi e' stato poi un incremento del fenomeno, con la crescita della richiesta nei confronti di partner sempre piu' giovani, anche nel giro della prostituzione. E' quindi aumentato il commercio di bambini provenienti dalle aree depresse del mondo e dall'Europa dell'est, come hanno di recente denunciato l'OSCE e l'UNICEF, il turismo sessuale con minori e le conseguenti malattie veneree, oltre alla diffusione dell'AIDS fra i piu' piccoli.

Ma anche al di fuori del giro della prostituzione, nelle case private, nelle stesse famiglie, il fenomeno continua e cresce con la riduzione dei valori della nostra societa'.

Ne sa qualcosa Don Di Noto, che qualche mese fa ha scoperto alcuni siti di genitori incestuosi on line e di feticisti che organizzavano le lotte fra minorenni senza abiti. Ed anche il Procuratore generale Favara, nel discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario, ha evidenziato l'aumento dei reati di pedofilia in Italia.

by Bollettino Osservatorio

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