NEW del 23 agosto 2005

 
     

Rimini : Ciampi parla di dialogo fra popoli diversi , Pera di guerra
di red

"In un mondo segnato da divisioni, squilibri e contraddizioni deve crescere nella coscienza di laici e credenti quel patrimonio etico universale che è solido fondamento della pace, della solidarietà, della fratellanza umana". Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi quale augurio per il Meeting per l'Amicizia tra i Popoli inserito nell'incontro di Rimini - il primo dalla morte di don Giussani.

In un messaggio per il ventesimo incontro, sul tema 'La libertà è il bene più grande che i cieli abbiano donato agli uomini', il capo dello Stato ha commentato positivamente l'"occasione per diffondere fra giovani provenienti da diverse nazioni la pratica assidua del dialogo, del confronto, dell'impegno civile, straordinari strumenti di libertà attraverso i quali appassionarsi sempre più al mistero dell'uomo, secondo l'insegnamento di Don Giussani".

"Le istituzioni, la scuola, il mondo del lavoro e dell'informazione - secondo il presidente della Repubblica - devono continuare a formare la coscienza collettiva al rifiuto dell'intolleranza e della sopraffazione, al rispetto della dignità della persona e delle fondamentali libertà di pensiero, di religione, di culto".

Nettamente opposto il discorso del presidente del Senato Marcello Pera, che davanti all'assemblea dei giovani di Rimini ha parlato degli allarmi odierni, fra cui i matrimoni gay spagnoli, il referendum sulla fecondazione assistita, l'assenza delle radici cristiane dalla Costituzione europea, e soprattutto l'immigrazione, che genererebbe a so dire una popolazione ''di meticci''.

Come contrapposizione al suo modo di vedere, Pera individua le manifestazioni per la pace di questi ultimi anni, su cui ha commentato che "si alzano le bandiere arcobaleno anche quando si e' massacrati e si ritirano le truppe dal fronte della guerra contro il terrorismo anche quando il terrorismo fa vittime in casa nostra''.

Infatti Pera ribadisce la sua scelta sulla guerra: "Che cosa dobbiamo fare quando l'altro non ci concede la reprocita' del rispetto e ci dichiara guerra come fa oggi il terrorista islamico che addirittura ci combatte con una guerra di religione? La mia risposta: ci difendiamo. Ci difendiamo con la diplomazia, la politica, la cultura, i commerci, i negoziati, gli accordi... E alla fine ci difendiamo con la forza delle armi''.

I giovani cielllini hanno preso le distanze da molte delle affermazioni della seconda carica dello Stato e Pera e' stato criticato da molti commentatori, fra cui il vescovo Nogaro, che ha definito l'intervento anticristiano.

Speciale pace

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