NEW del 31 luglio 2005

 
 
       
 

Iraq : Costituzione , saranno tradite le aspettative dei Curdi ?
di Shorsh Surme*

La commissione che ha il compito di redigere la bozza della nuova Costituzione irachena entro 15 di agosto prossimo è bloccata, a causa della intransigenza sia di una parte degli Arabi Sciiti che degli Arabi Sunniti nei confronti della lista curda.

I Curdi hanno rinunciato a uno Stato indipendente per chiedere uno Stato federato all'interno di un Iraq democratico e federale, che dovrebbe essere sancito nella nuova costituzione, invece sia la maggioranza sciita - in primis il primo ministro Ibrahim Al Jefaari che continua a non interpellare i ministri curdi che occupano i dicasteri molto importanti nel suo governo, sia la minoranza sunnita - che aveva boicottato le elezioni del 30 gennaio scorso - continuano afrapporre ostacoli.

Ma, con intermediario del presidente della Repubblica dell'Iraq - il curdo Talabani riuscendo a convincere gli Sciiti - i Sunniti sono riusciti a far parte della commissione costituente. Nel ringraziare i Curdi per il ruolo positivo che hanno svolto a favore degli Sunniti, quest'ultimi hanno dichiarato subito che sono contrari sia al federalismo sia alla risoluzione della questione della città curda di Kirkuk.

Questo atteggiamento ha irritato la popolazione curda. Infatti, ieri il presidente della regione del Kurdistan Massuod Barzani ha inviato una lettera molto dura sia al parlamento iracheno sia alla commissione costituente. Barzani nella sua lettera chiede che siano rispettati tutti gli impegni già presi. Inoltre nella lettera viene sottolineato che se non vengono considerati tutti i diritti del popolo curdo nella nuova costituzione, ci sarà un rischio per il futuro dell'Iraq.

I Curdi giustamente vogliono una struttura federale ferrea con molta autonomia alle regioni, una struttura statale che consentirebbe loro di cementare l'indipendenza che hanno raggiunto nel nord dell'Iraq da 14 anni, dalla fine della Guerra del Golfo.

La scadenza per chiedere un rinvio dovrebbe essere decisa oggi o domani, quando i membri della commissione torneranno a riunirsi. Se non verrà presentata una richiesta entro domani, una bozza del documento dovrà essere presentata al parlamento iracheno entro il 15 agosto. Alcuni dei 71 membri che compongono la commissione hanno sottolineato che vorrebbero un altro mese di tempo per redigere il documento, ma altri sono irremovibili nel ritenere che non si debba rinviare.

La tabella di marcia prevede che la bozza di costituzione sia presentata entro il 15 agosto, sottoposta a referendum entro il 15 ottobre e che vengano tenute le elezioni per il nuovo governo entro il 15 dicembre.

* giornalista curdo iracheno

Speciale pace

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