NEW del 26 giugno 2005

 
 
       
 

Iraq : carneficina infinita . Manca tutto , anche l'umanità
di Shorsh Surme*

Quando finirà il calvario e la carneficina in Iraq? Ogni giorno ci sono morti e feriti, ormai tutti gli ospedali sono al collasso, c'è bisogno di sangue ma non ci sono i donatori, perché adesso a Baghdad si vendono il proprio sangue per sopravvivere e non solo, molte persone sono disposte a vendere i propri organi.

Infatti, alcuni giorni fa, un giornale della capitale irachena ha raccontato una storia agghiacciante, quella di un uomo, padre disperato di 7 figli, venuto a Baghdad da una città dal Sud per vendere il suo rene che ha venduto per 1500 dollari ad una banda di criminali e commercianti di organi umani che dopo averglielo espiantato lo hanno lasciato lì agonizzante senza avergli dato un centesimo. Anche questo è un altro tipo di terrorismo.

Al Centro e al Sud dell'Iraq mancano acqua potabile, elettricità, combustibile per le auto e gli automobilisti sono costretti alle lunghe code tutti i giorni per avere qualche litro di benzina, in un Paese che guarda caso galleggia sul petrolio.

Quel petrolio che dovrebbe essere di tutti popoli dell'Iraq, ma sia il governo di Al Jefaari sia i partiti di maggioranza Sciita stanno sottovalutando questi gravi problemi per l'egemonia del potere. Gli esponenti Sciiti un giorno sono d'accordo sul federalismo un giorno sono contrari, un giorno vogliono una Repubblica islamica, un altro giorno dicono che l'Islam deve essere la religione dello Stato.

La Costituzione dello Stato scritta nel 2004 ha risolto tutti questi problemi, incluso la questione della città di Kirkuk, che rischia di diventare una bomba ad orologeria, in quanto la maggiorparte degli Arabi in Iraq è contraria a che la città di Kirkuk, famosa per i suoi giacimenti petroliferi, possa tornare alla sua madre terra del Kurdistan.

Inoltre manca proprio la volontà politica per risolvere questi problemi. Ora che la bozza della Costituzione dell'Iraq è in fase di elaborazione, gli i arabi Sunniti stanno mettendo il bastone tra le route, perché secondo loro il federalismo significa la divisione dell'Iraq, mentre è stato spiegato da parte dei Curdi mille volte che federalismo significa democrazia e significa sviluppo e prosperità nel contesto Iracheno.

Intanto i terroristi continuano ad uccidere.

* giornalista curdo iracheno

Speciale pace


by www.osservatoriosullalegalita.org

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