Guerra
a terrorismo : Musulmani britannici si sentono vittime
di Mauro Giannini
I Musulmani britannici si sentono vittime della guerra al terrorismo e le relazioni nel Regno Unito si sono deteriorate dopo gli attacchi dell'11 settembre negli Stati Uniti. Lo afferma il rapporto di una commissione parlamentare sugli affari interni.
Secondo lo studio, molti islamici di sentono presi di mira dalla legislazione antiterrorismo adottata dopo gli attacchi del 2001 e si ritengono vittime di un aumento dei controlli di polizia.
La commissione conclude che le misure adottate per prevenire attentati in Gran Bretagna hanno finito con il compromettere le relazioni con la comunita' musulmana (costituita per lo piu' da asiatici). Per migliorare la situazione, il rapporto suggerisce che i Musulmani siano coinvolti nei processi di decisione politica che riguardano queste tematiche.
In prossimita' delle elezioni legislative del 5 maggio, tanto i laburisti al governo, quanto l'opposizione conservatrice si sforzano di sedurre l'elettorato musulmano, un gruppo che conta 1.800.000 circa di persone ed aveva in precedenza la tendenza a votare per il partito laburista.
Dopo i primi allarmi antiterrorismo in Gran Bretagna e la piena disponibilita' alla collaborazione con le autorita' data dai leader della comunita' musulmana, il rapporto si e' incrinato con le leggi antiterrorismo che penalizzavano i capi religiosi privi di una adeguata conoscenza della lingua e portarono alla carcerazione di alcuni islamici senza prove certe.
Anche la decisione di Londra di partecipare alla guerra in Iraq ha contribuito a creare una frattura fra la comunita' musulmana ed il governo di Tony Blair.
Il documento scaturito dal recente summit dei ministri del G5, cui partecipava anche la Gran Bretagna, raccomandava di fare una netta distinzione fra terrorismo islamico e comunita' e cultura islamiche.
by www.osservatoriosullalegalita.org
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