Nucleare : Tunisi e Teheran unite contro politica USA
di Mauro Giannini

La Tunisia e l'Iran rifiutano la politica dei "due pesi e due misure" in materia di ricerca nucleare. Lo ha dichiarato ieri l'emissario iraniano Hassan Rohani in occasione di un incontro con il presidente tunisino Zin El Abidin Ben Ali.

Citato dall'agenzia di stampa tunisina TAP, l'inviato speciale del presidente Mohamed Khatami ha precisato che il suo colloquio con il capo dello Stato tunisino era stato incentrato su "numerose questioni, di cui alcune riguardanti le ricerche nucleari e i diritti che attengono a ciascun Paese di sviluppare la materia".

Secondo Rohani, segretario generale del Consiglio superiore della sicurezza nazionale e consigliere speciale della guida della rivoluzione islamica in Iran, "l'accento e' stato messo sulla necessita' di far prevalere le leggi e le convenzioni internazionali in questo campo e di rigettare la politica dei due pesi e due misure, soprattutto quando si tratta di campi che interessano lo sviluppo dei Paesi e la loro stabilita'".

Rohani ha detto che le due parti hanno sottolineato soprattutto l'importanza di intensificare la cooperazione, lo scambio di vedute e la concertazione a livello bilaterale e fra i Paesi della regione, come pure sul piano internazionale in generale.

La questione nucleare iraniana e' di grande attualita', dopo le minacce piu' o meno velate all'Iran da parte di George W. Bush, di Dick Cheney e di altri esponenti della Casa Bianca. Mentre gli Europei hanno mostrato una volonta' di negoziazione, Washington ha lanciato accuse anche all'AIEA, cercando ovunque le prove della sua convinzione che l'Iran voglia sviluppare armi nucleari.

Da Teheran sono giunte segnalazioni di droni americani che spiano le installazioni nucleari iraniane (l'Iran afferma che si tratta di scopi civili). Si e' saputo anche che erano sotto controllo le conversazioni di El Baradei - coordinatore dell'agenzia dell'ONU per il nucleare - dalle quali pero' non e' emerso nulla.

Teheran puo' contare sull'appoggio della Cina, che ha anche diritto di veto in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, al quale Bush ha piu' volte sollecitato un provvedimento nei confronti della nazione persiana.

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