NOTIZIARIO del 14 settembre 2004

 
     

Iraq : esplosione autobomba a Baghdad fa strage
di red

Almeno 47 morti e 114 feriti e' per ora il bilancio di un attentato con un'autobomba lanciata contro un centro di reclutamento della polizia irachena di Baghdad, secondo il ministero iracheno della sanita'.

L'esplosione si e' verificata sulla strada Haifa, un'arteria della capitale gia' teatro, lunedi', di violenti cimbattimenti fra le forze USA e irachene e miliziani locali. Fonti ufficiose del ministero dell'interno ritengono che un kamikaze ha fatto esplodere la vettura imbottita di esplosivo vicino ad un bar, ma secondo altre informazioni le bombe sarebbero state due.

La deflagrazione ha lasciato un cratere di tre metri e danneggiato severamente i negozi e gli edifici intorno. Una decina di vetture parcheggiate in prossimita' del luogo dell'attentato sono andate interamente distrutte.

Una folla incollerita vicina al luogo dell'attentato ha apertamente accusato le forze americane e il governo ad interim iracheno di Iyad Allawi di non far nulla per proteggere i centri di reclutamento della polizia, in altre occasioni e citta' gia' teatro di attacchi mortali. I poliziotti iracheni sono infatti visti dagli insorti come collaborazionisti delle forze statunitensi.

All'inizio del mese un kamikaze aveva fatto esplodere un'autobomba davanti all'accademia di polizia di Kirkuk, nel nord dell'Iraq, uccidendo 20 persone e ferendone 36.

Almeno 45 persone erano morte domenica in diversi scontri fra la guerriglia e l'esercito statunitense ed in quattro attentati rivendicati da Abu Musab Al Zarqawi. Secondo alcune fonti i morti sarebbero stati addirittura 110, di cui 37 a Baghdad e 51 a Talafar, vicino alla frontiera siriana. A Ramadi, ad ovest di Baghdad, 10 persone sono morte e 40 sono risultate ferite negli scontri.

Il primo ministro iracheno Iyad Allawi, durante una visita a Bassora ha detto ieri che al momento gli attentati terroristici hanno fatto "piu' di 3000 martiri e circa 12000 feriti".

Allawi non ha precisato il periodo ne' ha menzionato i morti civili iracheni per mano USA, che sono ormai stimabili in 20000 unita' e cui un bombadamento aereo di ieri a Falluja ha dato un ulteriore contributo in termini di vite umane perdute.

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