NOTIZIARIO del 28 ottobre 2004

 
     

Riforma giustizia : ampia adesione ad assemblee ANM
di red

L'Associazione nazionale magistrati ha rilevato con soddisfazione una larghissima partecipazione alla temporanea sospensione delle udienze in tutta Italia dalle 12 alle 13 di ieri. In Corte di Cassazione l'adesione e' stata totale ed e' stata temporaneamente sospesa anche l'udienza delle Sezioni unite penali.

In tutte le principali sedi giudiziarie si sono anche tenute assemblee convocate dall'ANM sul tema "Crisi del servizio giustizia e controriforma dell'ordinamento giudiziario". E' stata, dicono i magistrati "l'occasione per ribadire le critiche e le proposte alternative dell'ANM sulla riforma dell'ordinamento giudiziario e per iniziare la raccolta di testimonianze sulle disfunzioni del servizio, in vista del nuovo libro bianco che sara' diffuso in occasione della prossima inaugurazione dell'anno giudiziario".

L'ANM ha espresso la sua convinzione che "questa riforma, irrazionale e per molti aspetti ingestibile", sia in contrasto con "i principi costituzionali sulla indipendenza della magistratura e sull'equilibrio tra le Istituzioni dello Stato, come e' stato fortemente sottolineato dai costituzionalisti". L'associazione delle toghe rimarca che "il maxiemendamento governativo non ha inciso su nessuno dei nodi di fondo".

Fra i punti criticati del maxiemendamento non modificati nel seguito, la verticizzazione della magistratura, che rischia di incidere sulla giurisdizione, e la limitazione delle liberta' di associazione ed espressione, nonche' le riforme di Cassazione, CSM e scuola della magistratura.

Tra i punti piu' contestati introdotti dal recente subemendamento del governo, il colloquio di idoneita' psico-attitudinale all'esercizio della professione di magistrato ed alcune sottolineature sull'esercizio dell'azione penale da parte del ministro della Giustizia.

Ma nonostante le divergenze "l'ANM si augura che nel dibattito in corso al Senato si verifichi una inversione di tendenza e siano accolti gli inviti al dialogo ed al confronto costruttivo lanciati dalle istanze piu' elevate delle istituzioni". Il riferimento e' all'esortazione del Capo dello Stato che pero', fanno rilevare alcuni avvocati, ha parlato di "operatori del diritto" e non solo di magistrati.

Tuttavia i magistrati hanno sottolineato che "nel corso delle assemblee numerosi sono stati gli interventi di esponenti dell'avvocatura, che, salva la diversa posizione sulla separazione delle carriere, hanno sottolineato la convergenza sulle critiche al testo governativo, in particolare sul sistema dei concorsi e sulla gerarchizzazione dell'ufficio del PM".

La Giunta Esecutiva centrale ritiene questa "la riprova che le critiche dell'ANM non sono rivendicazioni di categoria, ma esprimono una consapevolezza comune di tutti gli operatori della giustizia che il servizio reso ai cittadini, con questa riforma, funzionera' molto peggio".

Speciale Giustizia


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