NOTIZIARIO del 05 ottobre 2004

 
     

Gran Bretagna : sospetti di terrorismo davanti alla Alta Corte
di Giulia Alliani

In Inghilterra undici stranieri detenuti per terrorismo, per effetto delle leggi varate dopo gli attacchi dell'11 settembre, vedranno la loro situazione esaminata dalla Corte piu' alta del Paese.

Contro di essi non e' ancora stato formulato un capo di imputazione, e cio' come conseguenza della legislazione emergenziale che ha dichiarato sospese alcune parti della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

Le prove saranno sottoposte a ben nove, e non ai soliti cinque, supremi giudici, nel corso di un'udienza che ha avuto inizio lunedi'. I giudici dovranno decidere se sia stato legale sospendere la Convenzione Europea. E' il Procuratore Generale Lord Goldsmith a guidare il collegio che rappresenta il Governo, a riprova dell'importanza attribuita al caso in questione.

I critici della legge anti-terrorismo ne sostengono l'illegittimita' a causa delle fonti di prova, il cui accesso e' interdetto ai detenuti. La legge sarebbe anche discriminatoria, in quanto e' valida solo nei confronti degli stranieri.

In un'intervista alla BBC Louise Christian, avvocato del Civil Liberties Trust, ha dichiarato che, continuando a tenere prigionieri gli uomini, il Governo si allontana dai principi del processo equo. Secondo la Christian, il diritto ad un equo processo non deve essere trascurato, ma difeso quanto il diritto a non essere torturati e sottoposti a trattamenti degradanti.

Secondo la nuova legge, le autorita' devono soltanto dimostrare di avere "ragionevoli motivi per sospettare" che alcuni detenuti abbiano legami con il terrorismo. Non e' richiesta "la prova al di la' di ogni ragionevole dubbio" prevista per dichiararli colpevoli di un effettivo reato

Speciale terrorismo

Speciale diritti umani


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Londra: terrorismo, libretto d'istruzioni ai cittadini

Londra: obbligo dell'Inglese per religiosi stranieri

Lettera del Consiglio Musulmano Britannico agli Imam