NOTIZIARIO del 23 luglio 2004

 
     

Gran Bretagna : obbligo Inglese per religiosi stranieri
di red

I rappresentanti religiosi stranieri che desiderano stabilirsi nel Regno Unito dovranno dimostrare di saper parlare l'Inglese. Lo ha annunciato ieri il ministro degli interni britannico David Blunkett in una comunicazione scritta al parlamento.

La misura - che avra' effetto dal ritorno dalle ferie - mira a contrastare il terrorismo, ma Blunkett ha detto solo che "e' essenziale che i ministri di culto provenienti dall'estrero possano parlare Inglese quando giungono nel Regno Unito, perche' possano rivolgersi alle loro congregazioni e (parlare) a nome di queste".

Il livello rischiesto inizialmente sara' una conoscenza base della lingua, prima di evolvere in due anni verso una competenza orale e scritta. Il ministero dell'Interno potra' chidere ai rappresentanti religiosi che abbiano soggiornato un anno nel Paese di dimostrare le loro conoscenze della societa' britannica, e soprattutto delle culture diverse dalla loro.

Questo annuncio arriva alla vigilia dell'audizione del predicatore islamico Abou Hamza in previsione di una estradizione richiesta dagli Stati Uniti per rispondere all'accusa di terrorismo. Abou Hamza e' detenuto in una cella di massima sicurezza nella prigione di Belmarsh, a Londra, dopo il suo arresto nello scorso maggio. Egli e' sospettato di avere un ruolo religioso nella rete di Osama Bin Laden, Al Qaeda.

La decisione e' comunque destinata a scatenare polemiche per i sospetti discriminatorii e lesivi dei diritti civili, come molte altre prese dal ministro degli Interni britannico.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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