NOTIZIARIO del 01 ottobre 2004

 
     

Giustizia : Consiglio Europa preoccupato , Italia troppo lenta
di red

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha espresso oggi preoccupazione in merito alla rapidità con cui sono portate a termine le riforme del sistema giudiziario in Italia, ed in merito ha sollecitato il nostro Paese a "attuare ulteriori sforzi significativi".

Dopo aver esaminato il rapporto delle autorità italiane sulla durata dei procedimenti giudiziari, il Comitato ha "lamentato" che misure adottate fin dal 2000 non abbiano prodotto un miglioramento stabile e che anzi, tra il 2002 e il 2003, si sia verificato un peggioramento, con un aumento sia della durata media dei processi che dell'arretrato dei procedimenti pendenti.

Il Comitato ha preso nota con preoccupazione che "numerose misure annunciate fin dal 2000 restano in attesa d'adozione e/o di applicazione effettiva" e ha ribadito alle autorità italiane, "l'importanza di rispettare l'impegno di mantenere un'alta priorità alle riforme del sistema giudiziario e di continuare a fare progressi rapidi e visibili nell'attuazione delle riforme".

Per quanto riguarda l'efficacia delle misure finora adottate, il Comitato ha lamentato l'assenza di un miglioramento stabile: "tranne poche eccezioni, tra il 2002 e il 2003 la situazione si è infatti deteriorata con un aumento sia della durata media dei procedimenti, che dell'arretrato dei procedimenti pendenti".

Il Comitato ha quindi confermato la volontà di proseguire il controllo finché dati affidabili e coerenti non confermino un'inversione di tendenza sul piano nazionale. In questo contesto il Comitato dei Ministri in particolare:

- Ha sollecitato lItalia ad attuare ulteriori sforzi significativi, soprattutto per quanto riguarda l'attuazione delle misure relative all'organizzazione interna dei tribunali al loro ammodernamento e al rinforzo delle loro risorse;

- Si è rammaricato del fatto che nonostante la proroga di un anno del mandato delle sezioni stralcio, queste non sembrino in grado di smaltire nei termini previsti i vecchi casi civili affidati loro nel 1998 e ha esortato le autorità italiane ad adottare tutte le misure necessarie per assicurare la conclusione di questi processi senza ulteriore ritardo;

- Ha incoraggiato l'Italia a garantire il rispetto dei termini della Convenzione in materia di ragionevole durata dei processi, attraverso un'interpretazione ed un'applicazione della Legge Pinto e di altre leggi interne pertinenti, conforme alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo e a continuare a studiare delle misure in grado di accelerare i procedimenti.

Alla luce di questa situazione, il Comitato dei Ministri ha deciso di esaminare il 4° rapporto annuale sulla questione entro aprile 2005.

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