Iraq : giornalista ucciso a Ramadi , rapiti sei impiegati
di red

Un cameraman iracheno e' stato ucciso ieri in Iraq mentre girava immagini della battaglia fra truppe americane e ribelli a Ramadi, citta' ad ovest di Baghdad e vertice del cosiddetto "triangolo sunnita". I ribelli di Ramadi hanno tenuto testa al fuoco americano opponendo tiri di granate e di mortaio.

Dhia Najim, 55 anni, iracheno, collaborava con l'agenzia britannica Reuters Television. Lascia la moglie e 4 figli. Oltre a lui sono morte altre due persone, forse sei.

Tre giorni fa era stata la volta di un'altra giornalista, Likaa Abdel-Razak, che operava alla televisione irachena ed e' stata uccisa in un agguato.

Due membri della guardia nazionale irachena ed un bambino sono stati invece uccisi sempre ieri in due diversi episodi avvenuti a nord di Baghdad. Inoltre il corpo di un camionista iracheno e' affiorato dalle acque del Tigri a Balad.

I due militari sono stati uccisi da uomini armati che hanno sparato contro un posto di blocco a Duluya, nei pressi di Balad, secondo la polizia. L'esplosione di una carica posta sul bordo di una strada poco a nord di Samarra ha causato poi la morte del bambino.

Sempre ieri sono stati rapiti presso il loro ufficio nel quartiere Mansur sei dipendenti di una societa' di servizi saudita, fra cui alcuni Iracheni, un Americano e forse due Arabi.

Lo hanno confermato la polizia irachena e la stessa compagnia: "Secondo le ultime informazioni, sei dipendenti sono stati rapiti nella sede della societa' Saudi Arabian Trading and Contracting Company (SATCO) a Baghdad".

Gli Iracheni rapiti sarebbero guardiani, mentre una quarta guardia e' stata abbattuta fuori all'edificio.

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