NOTIZIARIO del 04 agosto 2004

 
     

Iraq : la Corea del sud imbavaglia la stampa
di Mauro Giannini

Il governo della Corea del Sud ha posto la censura sulle informazioni relative ai 3000 soldati sudcoreani dislocati in Iraq.

La misura e' stata decisa a causa degli scontri fra contestatori e polizia per le vie della capitale coreana in merito alla partecipazione all'avventura irachena. Diversi agenti sono stati feriti per la furia dei manifestanti.

Dopo l'annuncio del ritiro del contingente spagnolo la Corea del sud confermo' la volonta' di inviare i suoi soldati, chiedendo pero' che fossero dislocati in una zona in cui avrebbero potuto condurre solo operazioni di mantenimento della pace, lontano da scontri e combattimenti.

Fu ottenuta come displocazione Arbil, nella zona nord dell'Iraq a maggioranza curda. La decisione del governo sudcoreano fu molto travagliata, dato che gran parte dell'opinione pubblica era contraria all'invio e le contestazioni sono cresciute quando alcuni sudecoeani sono anche stati rapiti nel Paese mediorientale.

Secondo i piani annunciati a giugno, lo schieramento pricipale dei non combattenti doveva avvenire a cominciare dall'inizio di agosto, ed in questo periodo sono ricominciate le proteste. Alcune migliaia di contestatori hanno procurato seri problemi alle forze dell'ordine.

Il governo ha allora deciso il silenzio della stampa sulla questione, avvertendo che potrebbe considerare l'azione legale - usando una legge per proteggere i segreti militari - contro tutti i mezzi di informazione che violino il divieto.

"Questa e' una azione militare segreta. Non desideriamo fornire a terroristi alcune informazioni sui movimenti delle nostre truppe" ha detto un ufficiale del ministero della difesa, aggiungendo che i reportage che ignorano il silenzio stampa imposto saranno considerati serie violazioni della sicurezza.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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