NOTIZIARIO del 13 maggio 2004

 
     

Iraq: Condoleezza Rice , Italia forte alleato USA
di Carla Amato

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Condoleezza Rice, ha affermato che l'Italia ''e' un forte alleato della coalizione''.

''Stiamo prestando molta attenzione all'Italia perche' e' un buon amico ed e' un forte membro della coalizione'', ha detto la Rice, rispondendo alla domanda di un giornalista sui molti contatti tra Washington e Roma in queste settimane, ed ha aggiunto che ''e' importante avere continue consultazioni, specie coi membri della coalizione''.

La Rice ha sottolineato: ''La tenuta dell'Italia non ci preoccupa." ed ha detto che il nostro Paese ha dimostrato tutta la sua forza dopo l'eccidio dei carabinieri a Nassiriya il 12 novembre dello scorso anno: 'Senza esitare non solo il governo, ma gli italiani dissero che dovevano restare. E ci sono state persone che si sono offerte volontarie per rimpiazzare i caduti''.

Rice ha anche fatto riferimento alla visita del 4 giugno di George W. Bush in Italia per celebrare il 60° anniversario della liberazione di Roma, commentando "l'Italia sa che cosa significa agognare la liberta' ed essere liberati''.

Nel frattempo, pero', il governo italiano e' imbarazzato dall'alleato Bush. ''Ribadisco che il Governo e' rimasto sorpreso e sdegnato nell'apprendere notizie di cui era all'oscuro'' - ha detto il ministro della Difesa, Antonio Martino, durante il question time - affermando che gli episodi di violenza su prigionieri iracheni ''sono avvenuti in siti al di fuori dell'area di responsabilita' del contingente italiano, e percio' inaccessibili''.

Il ministro ha aggiunto che ''nessun rapporto della Croce rossa'' sugli abusi sui prigionieri iracheni ''e' stato mai trasmesso al Governo'' ed i gravi fatti verificatisi "non erano ne' pensabili, ne' previdibili, ne' immaginabili''.

Comunque sia non si puo' negare che le cose siano cambiate - o divenute solo piu' chiare - e la vicenda ha scosso tutto il mondo, tanto che si parla di imminenti dimissioni di Blair. Inoltre i paesi arabi sono fortemente indignati e critici, sebbene Giordiania, Arabia Saudita ed Emirati arabi abbiano condannatola decapitazione on line del giovane americano Berg.

Tuttavia il consigliere alla sicurezza USA Condoleezza Rice spera che ''non ci siano obiezioni'' da parte dell'ONU perche' gli Stati Uniti mantengano il comando della "forza di pace" internazionale in Iraq. La Rice non ha escluso la possibilita' di un comando separato per la protezione dei funzionari dell'Onu, ma ha sottolineato che la cosa importante e' garantire ''una protezione efficace'' a quanti opereranno in Iraq.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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