NOTIZIARIO del 13 luglio 2004

 
     

Camera : prevedibile esito voto su missione in Iraq
di Carla Amato

E' scontato l'esito del voto di oggi alla Camera sulla proposta di legge riguardante la proroga della partecipazione italiana alla missione in Iraq, la cui discussione - prevista dal presidente Casini in due giornate - e' iniziata ieri.

La Casa delle liberta' votera' per l'approvazione, con la motivazione che "il Governo Allawi merita di essere sostenuto, dato che le uniche alternative sono costituite dalla guerra civile o dal trionfo del fondamentalismo e dal conseguente rischio di instaurazione di una Repubblica islamica di stile khomeinista o, forse, anche peggio".

Il relatore della proposta, Gustavo Selva, chiama a supporto del rinnovo della missione le dichiarazioni di Barbara Contini, secondo cui il passaggio dei poteri e' stato fortemente voluto dagli Americani e quindi non si tratta di un "governo fantoccio". Altro argomento l'appoggio dato alla recente risoluzione sull'Iraq del consiglio di sicurezza dell'ONU dal governo spagnolo, che a suo tempo volle ritirare le sue truppe.

L'opposizione ha ribadito invece il suo no al rifinanziamento della missione, sottolinenando che l'invio di truppe deriva da "una guerra illegittima, incostituzionale, fuori dalla legalita' internazionale, fuori dal mandato delle Nazioni Unite" e che "le risoluzioni dell'ONU non hanno minimamente modificato la natura giuridica di una guerra che era e rimane illegittima ne' hanno dato copertura postuma all'intervento militare ne' lo hanno in qualche modo sanato."

Viene lamentata dall'opposizione anche la sostanziale assenza dell'ONU in Iraq. Manca infatti - per ragioni di sicurezza - una delegazione delle Nazioni Unite nel territorio iracheno, mentre solo ieri il segretario generale dell'ONU Kofi Annan ha nominato il suo nuovo inviato speciale in Iraq, l'ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti, Ashraf Jehangir Qazi.

All'asserzione della Casa delle Liberta' che i soldati italiani, in particolare i Carabinieri, non sono considerati occupanti, ma sono accettati per la loro umanita', l'opposizione contrappone i dati dei recenti sondaggi che mostrano come la popolazione irachena veda tutte l'occupazione come un sopruso e le forze di coalizione come occupanti, chiedendo il loro ritiro.

Nonostante cio' si prevede l'approvazione, al punto che e' gia' stato previsto per il 17 luglio, a Bassora, l'avvicendamento tra il gen. Spagnuolo - che lascia l'Iraq dopo quattro mesi - e il gen. Alexitch (romano, nonostante il cognome) al comando della missione Antica Babilonia.

Il voto sulle missioni internazionali - che avra' luogo dopo la discussione dell'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui recenti crack finanziari e dopo l'atteso disegno di legge sui conflitti di interessi - e' stato suddiviso in due parti, una riguardante la missione Antica Babilonia, l'altra riguardante la partecipazione italiana alle missioni ONU e NATO nei Balcani, in Africa ed in Afghanistan.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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