NOTIZIARIO del 13 aprile 2004

 
     

Iraq. USA: uccidere Sadr, Sciiti: "la pagherete"
di red

Uno dei piu' potenti capi religiosi iarcheni ha detto che la coalizione "deve pagare" per la crisi in Iraq. In un comunicato diffuso ieri dopo un incontro con il leader radicale sciita Muqtada Sadr, rappresentanti religiosi iracheni hanno messo in guardia la coalizione contro la battaglia che sta avendo luogo nella citta' santa di Najaf e contro ogni attentato alla vita di Sadr.

Le forze armate USA in Iraq avevano infatti ricevuto il benestare a catturare Sadr e a consegnarlo vivo o morto. Il generale Ricardo Sanchez, comandante delle forze USA in Iraq, ha detto ieri che la missione delle truppe americane e' "uccidere o catturare Muqtada al-Sadr". Sadr e' attualmente in una moschea di Najaf con la sua milizia, l'armata Mehdi Army.

"Chi ha creato questa crisi dovra' pagare per quello che ha fatto" aggiunge il comunicato. All'incontro avevano partecipato il figlio del grande Ayatollah Ali al-Sistani, leader riconosciuto della maggioranza sciita musulmana, e, fra gli altri, i grandi Ayatollah Muhammad Ishaq al-Fayadh, Muhammad Sayid al-Hakim, Bashir Hussein al-Najafi.

A Baghdad regna la confusione sulla possibile detenzione di un luogotenente di Sadr, Hazem al Araaj, che era in un hotel di Baghdad per rilasciare un'intervista ad un giornalista, sembra italiano. Alcuni dicono che egli sia trattenuto dai soldati americani in un hotel di Baghdad, altri che i capi delle tribu' locali siano riusciti ad impedire il suo arresto. Araaj e' stato comunque fotografato mentre discuteva animatamente con un soldato USA circondato da capi tribu'.

A Najaf la milizia di Sadr controlla le strade della citta' anche dopo che, grazie ai negoziati, la polizia irachena e' tornata in tre stazioni cittadine. La polizia potra' rientrare completamente solo se le forze USA se ne andranno dalla citta'. Najaf, Kufa e la vicina Karbala sono le uniche citta' in mano all'armata Mehdi.

Il generale John Abizaid, capo del comando centrale USA, e' tornato ieri sulla sua richiesta al Pentagono di avere altri 10000 soldati USA in Iraq per combattere contro gli insorti iracheni: "abbiamo chiesto l'essenziale per avere una armata a forte capacita' mobile di combattimento" ha detto in una conferenza stampa a Baghdad. Occorre fra l'altro dare il cambio ad una delle divisioni USA che e' stata bloccata mentre era in partenza per gli USA per il turn over e indirizzata verso Falluja.

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