NOTIZIARIO del 3 marzo 2004

 
     

03/3 L'ANM sospende lo sciopero ma resta in agitazione e cerca il confronto

(di Elisa Mabrito) Soppresso quale segno di buona volonta' lo sciopero previsto per 12 e 13 marzo e le iniziative connesse, a seguito delle aperture di alcuni esponenti della CdL.

Questa la notizia che arriva dal comitato direttivo dell'Associazione Magistrati, che confermando tuttavia lo stato di agitazione, rimane convocato in via permanente per esaminare gli sviluppi della situazione. Il CDC ha dato mandato alla Giunta esecutiva centrale ed alle giunte locali di organizzare in vista della prossima del prossima riunione del Comitato, prevista per il 2 aprile per verificare la situazione a quella data, di indire assemblee aperte sulle questioni dell'ordinamento giudiziario e della efficienza della giustizia.

Infatti i magistrati continuano a sottolineare la "più viva preoccupazione per la riforma dell'ordinamento giudiziario, approvata al Senato, le cui caratteristiche essenziali mettono a rischio l'esistenza di una magistratura indipendente, condizione imprescindibile per una giustizia capace di tutelare diritti e libertà dei cittadini."

L'ANM ribadisce i punti contestati: "l'introduzione di concorsi per titoli ed esami per il passaggio della funzione di primo grado a quello di appello, la previsione della funzione di legittimità come sopraordinata a quella di merito", "la previsione di due concorsi d'accesso accompagnata inoltre dalla difficoltà nei passaggi dalla funzione di giudice a quella di pm" che rischia "di produrre nei fatti una separazione delle carriere, ponendo le condizioni per un futuro possibile controllo del pubblico ministero", la "previsione di una accentuata gerarchizzazione degli uffici di Procura e il ripristino di un ampio potere di avocazione del Procuratore generale", l'inadeguatezza del progetto di nuova Scuola della Magistratura, in conrasto per giunta con le attribuzioni che la Costituzione riserva al CSM.

Per contro i magistrati rilevano che "la proposta riforma dell'ordinamento giudiziario non incide in modo positivo sulla gravissima crisi di funzionalità ed efficienza che vive da anni la giustizia italiana" descritta nel libro bianco della giustizia redatto dall'ANM.

L'ANM guarda pero' con attenzione alle "aperture manifestate dal Presidente della commissione giustizia della Camera Pecorella e del relatore on. Palma su alcuni punti ed in particolare in ordine all'abbandono del doppio concorso iniziale per giudice e PM, alla attenuazione della gerarchizzazione, attraverso il ripristino dei procuratori aggiunti e alla razionalizzazione della organizzazione interna degli uffici requirenti; alla modifica del sistema dei concorsi, con particolare riferimento a quello per il grado di appello; ad un sistema di valutazione periodica della professionalità", alla quale ultima peraltro i magistrati avevano dedicato una proposta apprezzata anche dall'organismo unitario dell'avvocatura.

Per discutere della riforma dell'ordinamento giudiziario e dei problemi dell'efficienza del servizio giustizia si terra' prossimamente anche un'assemblea nazionale indetta dall'ANM.

by Bollettino Osservatorio

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