NOTIZIARIO del 24 giugno 2004

 
     

Iraq : arriva John . Wayne ? No , Negroponte
di Rico Guillermo

In un Iraq distrutto nel corpo, lacerato nello spirito e dilaniato da mille scontri sanguinosi, arriva John Negroponte, il controverso diplomatico che ha gia' prestato giuramento per dirigere la nuova ambasciata americana a Baghdad.

Negroponte diverra' uno degli uomini piu' potenti dell'Iraq e la sede diplomatica dove andra' ad insediarsi sara' la piu' grande rappresentanza statunitense nel mondo: una cittadella popolata da circa 3000 tra iracheni e americani, militari e civili, e la cui dimensione e' indicativa di quanto significativi siano gli interessi americani nel Paese, non certo grande, soprattutto con riferimento alla popolazione.

Negroponte e' definito dai suoi sostenitori come un mago della diplomazia e dai suoi nemici come l'uomo delle squadre della morte della CIA in Centroamerica sotto la presidenza Reagan. I suoi detrattori rifiutano di seppellire il passato ed egli e' stato accusato anche di collusione negli abusi e nelle violazioni dei diritti umani.

I gruppi di difesa dei diritti umani lo accusano di sponsorizzare il terrorismo, e di aver fondato i Contras, una brutale milizia che si opponeva al governo nicaraguense, democraticamente eletto. Inoltre lo accusano di aver coperto le violazioni dei diritti umani nell'Honduras, durante il periodo in cui ne fu ambasciatore sempre per gli USA.

Piu' di recente, e' stato criticato per aver dato l'appoggio diplomatico USA alle invasioni dell'Afghanistan, nel 2001, e dell'Iraq nel 2003.

Negroponte, che parla 4 lingue, oltre all'Americano, Greco, Francese, Spagnolo e Vietnamita, ha sempre cercato di negare o giustificarsi.

In qualita' di ambasciatore dell'ONU - incarico ricoperto recentemente - e' stato definito da Kofi Annan, "professionale, un gran diplomatico ed un eccellente ambasciatore".

Tuttavia Joanna Weschler, esponente dell'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch, ha detto che durante quel periodo " gli USA hanno opposto ogni tipo di immunita' per i crimini perpetrati dai 'peacekeepers' internazionali, ha evitato ogni menzione ai diritti umani nei temi della lotta al terrorismo e nella recente risoluzione del Consiglio di sicurezza sull'Iraq i temi dei diritti umani sono stati trattati in modo molto superficiale".

Il Consiglio degli affari dell'Emisfero, che monitorizza le relazioni fra USA e America Latina, ha definito il periodo in cui Negroponte era ambasciatore in Honduras "un'era in cui i diritti umani ed i processi democratici erano continuamente degradati in nome dell'opposizione alla presunta volonta' di Mosca di espandere il comunismo attraverso l'emisfero".

Il COHA afferma che Negroponte chiuse entrambi gli occhi di fronte alle violazioni dei diritti umani, anzi intrattenne rapporti stretti con alcuni sistematici violatori di tali diritti, fra cui il colonello Gustavo Alvarez Martinez, famoso per i suoi "squadroni della morte".

A detta di un giornalista molto quotato, quest'unita' ricevette il suo addestramento per le tecniche di tortura direttamente dalla CIA ed e' ritenuto responsabile della scomparsa di 180 persone ritenute sovversive nel 1980.

Negroponte ha sempre mantenuto ottimi rapporti - definiti "leali" - con Bush, da cui e' considerato un uomo di fiducia.

seconda parte >

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