NOTIZIARIO del 24 giugno 2004

 
     

Iraq : arriva John . Wayne ? No , Negroponte (2)
di Rico Guillermo

< parte prima

A maggio 2004 il presidente Bush ha annunciato che Negroponte avrebbe rimpiazzato Paul Bremer come guida ufficiale USA dell'Iraq. In quell'occasione Bush disse: "John Negroponte e' un uomo di enorme esperienza e capacita'" ed "ha davvero fatto un buon lavoro di portavoce degli Stati Uniti nel mondo circa le nostre intenzioni di diffondere la libertaì e la pace".

Ma i difensori dei diritti umani si aspettavano la nomina di Negroponte come segno di continuita' per la sua azione in Iraq come ambasciatore dell'ONU per conto degli USA.

Anche il Senato degli Stati Uniti aveva esaminato il controverso curriculum di Negroponte, ponendogli diverse domande, ad alcune delle quali egli ha risposto di non ricordare... Alla fine i senatori hanno dovuto ammettere che non vi era alcuna evidenza di quanto contestatogli ed hanno dato il loro placet per le future nomine.

E cio' a dispetto delle testimonianze delle persone torturate in Honduras, di cui un rapporto dello staff di Negroponte del 1983 negava l'esistenza, affermando: "Non ci sono prigionieri politici in Honduras".

D'altra parte Efrain Diaz Arrivillaga, un componente del Congresso dell'Honduras, parlando degli abusi commessi da militari legati a Negroponte, affermava che il diplomatico americano aveva un'"attitudine..alla tolleranza e al silenzio".

Un silenzio che sembra aver coperto molto bene il passato, tanto che Negroponte si permette di definire "revisionismo" l'impegno delle associazioni per i diritti umani a far emergere le ingiustizie commesse ai danni dei tanti dasaparecidos honduregni. Purtroppo all'epoca non c'erano le telecamere di Abu Ghraib a registrare le torture e renderle inoppugnabili consegnandole alla storia, ma la tendenza USA ad acquisire con ogni mezzo l'immunita' non e' recente...

Orbene, e' questo il Rambo che Bush ha inviato in un Paese dove solo ieri sono morte 100 persone e 300 sono rimaste ferite in diversi scontri che hanno messo a fuoco l'Iraq. Un Paese dove gli assassini dell'inteprete coreano richiamano la guerra di religione per incitare la popolazione alla sommossa.

Un Paese dove i militari americani godranno di immunita' e dove le migliaia di mercenari occidentali assunti per la sicurezza delle compagnie petrolifere con costi di miliardi di dollari non sono soggetti ad alcun regime legale che ne assicuri la soggezione alla legge in caso di abusi o omicidi (in questo ricambiati da Al Qaeda, che li ha presi di mira per i suoi rapimenti e conseguenti uccisioni).

Quindi un Paese quasi senza legge, dove i diritti umani sono stati calpestati da decenni, anche direttamente da chi doveva portare - come dichiarato - la democrazia. E sempre, comunque, con la complicita' degli Stati Uniti, anzi, della premiata ditta Bush&Bush, dato che Saddam era sostenuto dagli occidentali che, anche in quel caso, avevano una strana vocazione alla "tolleranza ed al silenzio".

Ecco perche' e' stato scelto John Negroponte. Per fare i lavori sporchi si manda in genere chi non e' molto schizzinoso ed ha pochi scrupoli. E se il lavoro dovesse riuscire, chissa' che un giorno la dinastia dei Bush non prosegua con Negroponte alla Casa Bianca.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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Firma l'appello al Presidente Ciampi contro la tortura