NOTIZIARIO del 07 dicembre 2004

 
     

Donald Rumsfeld : resto al Pentagono per fare un gran lavoro
di Mauro Giannini

Il segretario americano alla difesa Donald Rumsfeld ha espresso ieri sera la speranza che le truppe americane lascino l'Iraq prima della fine del secondo mandato del presidente George W. Bush ed ha detto di essere ancora in sella perche' lo attende un gran lavoro.

Mentre volava verso una visita in Kuwait e Afghanistan, il piu' anziano segretario alla difesa della storia americana (72 anni) ha enumerato le ragioni per cui ha accettato la settimana scorsa di restare alla Difesa: la propria buona salute, le buone relazioni di lavoro con il presidente e la prosecuzione dei suoi progetti in corso al Pentagono. Non ha specificato se intende fermarsi per altri quattro anni.

Le dimissioni di Rumsfeld erano state chieste da diversi membri del Congresso a seguito dello scandalo degli abusi sui prigionieri di Abu Ghraib in Iraq. Inoltre Rumsfeld - oltre ad aver ammesso pubblicamente che quella irachena e' tuttora una guerra, pur dopo la proclamazione della vittoria - si era talora lasciato andare a dichiarazioni contrastanti con quelle del presidente sulle questioni della sicurezza. Ma taluni ritengono si sia trattato di un gioco delle parti voluto.

Rumsfeld ritiene di avera ancora un "grosso lavoro" da fare al Pentagono e parla di trasformazione di "una cultura, uno stato dello spirito". Egli vuole infatti rivedere tutti i piani strategici per la gestione delle crisi militari, che non sono piu' adatti, a suo giudizio, alle realta' attuali, riposizionare le forze americane all'estero, migliorare le loro capacita' per formare eserciti stranieri e infine dare ai militari di carriera i compiti di polizia militare ora affidati ai riservisti.

Quanto al ritorno delle forze americane dall'Iraq, Rumsfeld ha detto "io mi attengo alle situazioni, spero che si verifichi la situazione", aggiungendo che " il presidente ha detto che essi resteranno tutto il tempo per il quale si avra' bisogno di loro e non un giorno di piu'. Ieri il presidente iracheno Ghazi al-Yawar aveva espresso l'auspicio che i militari americani lasciassero l'Iraq in breve tempo, onde non esasperare la popolazione.

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