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NOTIZIARIO del 11
novembre 2004
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Diritti
umani : rapporto del Foreign Office giustifica i governi Il rapporto annuale sui Diritti Umani pubblicato dal ministero degli esteri britannico ha sovvertito quest'anno l'ordine degli addendi. Come sottolineato dal ministro Jack Straw non sono stati i governi i principali violatori dei diritti dell'uomo, ma i terroristi. In effetti le due entita' si contendono questo poco ambito primato. "In passato, ha detto Straw, gli attacchi piu' gravi ai diritti umani sono venuti da Nazioni - i Gulag in Unione Sovietica, l'apartheid in Sud Africa, i crimini di Saddam Hussein" ma occorre censire gruppi autonomi, "dai miliziani in Darfur ai terroristi internazionali, come autori di alcuni dei peggiori attacchi". Il riferimento piu' immediato e' stato alla strage di Beslan, il cui verificarsi ha ritardato di quasi due mesi la pubblicazione del rapporto. Riguardo a questo evento, lo studio sottolinea come i terroristi abbiano preparato tutto per infliggere ai bambini atroci sofferenze. Ma il rapporto sottolinea anche le "serie violazioni dei diritti umani" in Cecenia ad opera della Russia. Il rapporto critica altri governi, come quello dell'Uzbekistan, Stato nel quale l'ambasciatore britannico Craig Murray e' stato sospeso per aver in qualche modo coperto il governo locale ed e' ora soggetto a procedimento disciplinare. Ancora critiche per gli Stati Uniti in merito alla vicenda di Guantanamo, carcere per sospetti terroristi nel quale sono stati detenuti nove cittadini britannici di cui cinque sono stati liberati. Il direttore di Human Rights Watch a Londra, Steve Crawshaw, ha sottolineato che il governo britannico ha un rapporto molto stretto con quello americano, per cui dovrebbe chiedere un chiarimento in merito a certe incresciose vicende. Non sono mancate critiche al peso dato nel rapporto alle azioni terroristiche. Un attivista per i diritti umani, il presidente della Commissione Islamica per i diritti umani a Londra, Massoud Shadjareh, ha definito tale aspetto "bizzarro" ed ha suggerito che si tratti di un modo per "distogliere l'attenzione dalle azioni dei governi". Si e' parlato anche degli abusi di Abu Ghraib, ma per quanto riguarda l'Iraq, il rapporto si profonde in dettagli a giustificazione della scelta di andare in guerra in Iraq. Anche riguardo all'attacco di Falluja, Straw ha detto che la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU n° 1546 stabilisce che "la forza multinazionale avra' autorita' per prendere tutte le misure necessarie per contribuire al mantenimento della sicurezza". Anche sulla detenzione in Gran Bretagna di 12 cittadini stranieri grazie alle leggi antiterrorismo, il rapporto si dilunga in giustificazioni. Sulla situazione umanitaria del Darfur si sottolinea che gli autori degli omicidi e delle violenze sono della "milizia araba", e non si approfondisce il ruolo che il governo sudanese ha nella vicenda. Governo che proprio ieri ha sparato sui campi profughi, dopo averne bloccato le uscite. Fra l'altro accanto alla vicenda sudanese vi sono altre annose tragedie (Uganda, Congo), altrettanto disumane ma meno note alle cronache ed ignorate anche nel rapporto del Foreign Office...
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Guantanamo: quattro Britannici fanno causa a Donald Rumsfeld Caso Sudan - Darfur: 1.200.000 profughi, 50.000 morti Il caso Uganda : orecchie, nasi e labbra tagliate e bimbi soldato Il caso Congo: 40.000 vittime di stupro in 6 anni
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