NOTIZIARIO del 22 settembre 2004

 
     

ONU : Bush fondo democrazia , Zapatero patto Islam - Occidente
di Rico Guillermo

Il premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero nel suo intervento all'Assemblea Generale dell'ONU ha proposto un patto culturale fra occidente e Islam per combattere il terrorismo.

Il patto, che Zapatero ha chiamato "Alleanza di civilizzazione", avra' lo scopo di contrastare il terrorismo internazionale per altra via che non sia quella militare e di evitare la creazione di un muro di incomprensione e odio fra due civilta' che coinvolgono miliardi di persone.

Nel suo discorso di fronte a 95 capi di Stato e di Governo convenuti a New York, Zapatero ha difeso la lotta contro il terrorismo fondata sulla legalita' e la legittimita' democratica, sottolineando che "la pace esige maggiore abilita', determinazione ed eroismo che la guerra" e per questo ha ritirato le truppe spagnole dall'Iraq.

Nel suo intervento di ieri il presidente USA George W. Bush aveva invece difeso le sue scelte di guerra per esportare la democrazia, dicendo di essere determinato a "prevenire la proliferazione del terrorismo e a rafforzare la sicurezza nel mondo". Bush ha detto che "la risposta alle difficolta' non e' ritirarsi, ma imporsi".

In risposta all'affermazione di Kofi Annan sull'illegalita' della guerra, Bush ha ricordato che nel '91 Saddam aveva accettato di rispettare tutte le risoluzioni dell'ONU che invece ha ignorato per anni. La minaccia di sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza non si era mai concretizzata, e Bush ha detto che la promessa dell'ONU e' stata mantenuta "solo grazie alla coalizione".

Bush ha espresso gratitudine ai soldati di molte altre Nazioni "che hanno aiutato a liberare il popolo iracheno da un dittatore fuori legge." Bush ha ribadito il suo impegno sia in Afghanistan che in Iraq, che ritiene essere due successi personali avviati verso la democrazia, a dispetto delle informative dei servizi di intelligence.

Il presidente USA ha proposto la creazione di un "fondo per la democrazia presso le Nazioni Unite, promettendo che gli Stati Uniti effettueranno la prima donazione ed invitando gli altri Paesi ad intervenire con contributi.

Il presidente della Svizzera Joseph Deiss, che due anni fa espresse il suo dissenso sulla possibile invasione dell'Iraq, ha detto che l'esperienza ha mostrato come le azioni intraprese senza una decisione del consiglio di sicurezza sono destinate al fallimento.

Deiss ha auspicato una riforma ed ha aggiunto che "per restare credibile nel suo ruolo di peacekeeper, l'ONU e i suoi Stati membri devono soprattutto essere garanti delle leggi internazionali ed in particolare le leggi umanitarie".

Durante l'assemblea di ieri e' stato anche fatto rilevare come nel 2003 il mondo abbia raggiunto un nuovo record devolvendo ben 956 miliardi di dollari alle spese militari, 17 volte l'ammontare delle risorse destinate alle istanze dei Paesi in via di sviluppo, che sono in numero di 77.

Germania, Brasile, India e Giappone hanno annunciato in un comunicato comune che presenteranno le loro candidature per il Consiglio di Sicurezza dell'ONU sostenendosi reciprocamente.

La proposta si fonda "sulla convinzione condivisa che essi sono candidati legittimi ad un seggio permanente in seno ad un Consiglio allargato". I quattro Paesi hanno anche aggiunto che anche l'Africa dovrebbe essere rappresentata fra i membri permanenti.

Speciale pace e diritti umani


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