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NOTIZIARIO del 13
settembre 2004
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Razzismo
e tolleranza : Bruxelles , incontro in nome di Beslan E' stata dedicata alle vittime di Beslan la conferenza OSCE su razzismo, xenofobia e discriminazione che si e' aperta oggi a Bruxelles. Lo ha voluto il presidente dell'OSCE, il bulgaro Solomon Passy, che nel suo intervento d'apertura ha sottolineato come le immagini televisive della scuola di Beslan in Ossezia del Nord "ci hanno riempiti di repulsione e di tristezza profonda come l'atto brutale dei terroristi che ha condotto alla perdita di centinaia di vite non colpevoli, compreso molti bambini." Per continuare l'impegno assunto con la decisione sulla tolleranza e la non-discriminazione e con la conferenza OSCE sul razzismo, la xenofobia e le disparita', i delegati di Maastricht hanno riaffermato il loro impegno ed accolto favorevolmente l'offerta dal Belgio di ospitare un secondo congresso su questi temi a Bruxelles. Aprendo il congresso il presidente Passy ha detto che per progredire verso la tolleranza occorre ricordare ripetutamente i fatti piu' amari della storia comune in modo da rafforzare la memoria nostra e quella delle future generazioni. e in tal modo le campagne culturali ne saranno rafforzate. Passy ha aggiunto che la coesistenza pacifica e la cooperazione fra i popoli e' possibile, desiderabile e vantaggiosa ed ha auspicato il fondamentale dialogo interreligioso e quello interculturale. Con riferimento alla cronaca, Passy ha aggiunto che "nessuno pu' fare tanto danno ad una religione e nessuno puo' generare pił nemici ad una religione che i suoi stessi falsi profeti e cio' vale sia per la cristianita' che per l'Islam e l'ebraismo". Passy ha ricordato l'azione del suo Paese, la Bulgaria, per salvare gli Ebrei dalle deportazioni e contro l'antisemitismo e riguardo al presente ha detto che sta emergendo un fenomeno montante che e' "l'attacco ai musulmani ed agli Arabi e l'incitamento contro l'Islam ed i suoi seguaci". Questo congresso, della durata di due giorni, mira a costruire discussioni generali e specifiche all'interno dei 55 Paesi OSCE su razzismo, xenofobia, discriminazione ed antisemitismo che ebbero origine nella riunione del Consiglio ministeriale di Porto nel 2002. Il rappresentante dell'Istituto Jacob Blaustein per l'avanzamento dei diritti umani nel suo intervento ha proposto l'istituzione di due nuove figure istituzionali nell'OSCE ad alto livello, e cioe' un rappresentante speciale per l'Antisemitismo ed un rappresentante speciale per le discriminazioni, che siano di supporto al presidente. La conferenza prevede poi spazi specifici sul problema dell'accettazione dei Rom. "Molti mezzi di informazione ancora rafforzano il pregiudizio comune ed alcuni sono persino colpevoli di fomentare tensioni fra i Rom ed altri" ha detto Nicolae Gheorghe, che dirige il centro dell'OSCE per i problemi dei Sinti e dei Rom nell'ufficio per le istituzioni democratiche ed i diritti dell'uomo (ODIHR). "Ma ci sono anche esempi positivi - ha aggiunto - durante gli ultimi anni sono state lanciate un certo numero di campagne mediatiche per cambiare l'atteggiamento contro i Rom ed altre minoranze." Esempi di questi progetti saranno presentati dal Belgio, dalla Bulgaria, dalla Romania e dalla Slovacchia. Le presentazioni saranno seguite dalla discussione aperta fra i partecipanti. Le conclusioni dell'evento dovrebbero convergere su un insieme di raccomandazioni sulla promozione della tolleranza e della non-discriminazione. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Discriminazioni: da Bruxelles bus che insegna a difendersi Dialogo fra religioni contro l'intolleranza Dialogo fra culture contro l'intolleranza
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