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NOTIZIARIO del 17
agosto 2004
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Visita
a Berlusconi : il fiasco italiano di Tony Blair L'amicizia del Primo Ministro con Berlusconi dimostra che Blair e' sicuro di essere invulnerabile. Villa Certosa assomiglia al suo proprietario: e' stravagante, fasulla e probabilmente fuori legge. Se i Blair hanno gli occhi per vedere, domani, quando avra' inizio la loro vacanza gratuita nel rifugio di Silvio Berlusconi, coglieranno in un microcosmo la disgraziata situazione dell'Italia. E, se vorranno scrutare nel loro futuro riusciranno anche a intravvedere la possibilita' della morte politica librarsi nella foschia estiva. Berlusconi ha preparato tutto quello che un appassionato collezionista di buoni omaggio potrebbe desiderare. Se i Blair volessero farsi una nuotata avrebbero solo l'imbarazzo della scelta: sei piscine piu' un lago artificiale. I giardinieri hanno lavorato alacremente per piantare i limoni, gli ulivi, e le 2000 specie di cactus, per la gioia degli ospiti. Gli operai hanno appena finito di sistemare un finto teatro greco per ascoltare Pavarotti. E dopo le nuotate, le passeggiate e gli acuti del tenore, i Blair potranno prepararsi per la notte nelle sale da bagno della villa, munite, secondo il giornale locale, di finestre con vista mozzafiato e vetri a prova di privacy. Proprio cosi'. La privacy e' veramente essenziale per un uomo che vale circa quattro bilioni di euro. Dico "circa", perche' nessuno e' proprio sicuro della cifra, neppure gli ufficiali del fisco italiano. Berlusconi ha reso gli Italiani onesti assai pessimisti sul futuro del loro paese. Dopo l'enorme sforzo fatto nei primi anni '90 per spazzare via dall'Italia la Mafia e la corruzione, una battaglia costata la vita a coraggiosi magistrati, Berlusconi ha dimostrato con due vittorie elettorali che gli Italiani, in politica, non sono poi cosi' assetati di onesta' come davano a intendere. Per molti critici di Berlusconi l'aspetto che piu' disturba nei suoi governi e' l'inclusione degli avanzi dei partiti fascisti. Tuttavia, anche se sarebbe divertente sentire i giri di parole di Cherie Booth (ndt. la moglie di Blair, che e' avvocato, e si occupa soprattutto di "human rights"), grande avvocato dei diritti umani, impegnata ad arrampicarsi sugli specchi per difendere i rapporti di suo marito con quello che viene curiosamente definito "postfascismo", e' irrilevante il fatto che gli eredi degli uomini in camicia nera siano al governo. Il Fascismo appartiene al passato, mentre Berlusconi offre la visione di un futuro distopico. Berlusconi e' la dimostrazione di cio' che si puo' ottenere in una democrazia europea combinando un'immensa ricchezza, il controllo dei media, e il potere politico. La sua Mediaset ha il monopolio virtuale della televisione commerciale italiana. E' sua una bella porzione della carta stampata e, come Primo Ministro, si trova di fatto a controllare la televisione di stato. Cosi', cio' che in altri paesi costituisce motivo di scandalo, in Italia non e' una novita'. Dopo un catastrofico blackout energetico, nel settembre del 2003, Berlusconi e' stato in grado di requisire tutti i canali televisivi. Non si e' sentito in dovere di avvertire che le luci si erano spente. Ha invece attaccato violentemente i sindacati e ha esortaro i telespettatori a sostenere il suo governo. La sinistra lo definisce il nuovo Mussolini, ma lui preferisce atteggiarsi a Thatcher italiano. A dirla tutta, da quando ha riconquistato il potere, nel 2001, non ha fatto quasi nient'altro che difendere i suoi interessi e i suoi affari. I magistrati anti-corruzione sono stati scandalosamente diffamati e vilipesi dai suoi attacchi. Berlusconi li ha denunziati come "pazzi" e ha fatto sprecare tempo al Parlamento perche' votasse delle leggi che hanno reso impossibile procedere con le accuse di corruzione contro di lui. Come nota David Lane nel suo libro "Berlusconi's Shadow", che uscira' alla fine del mese, il potere giudiziario, assediato e logorato, non e' nella condizione di combattere contro la Mafia, che e' tornata a fare affari e sta ampliando il suo mercato. Questo e ' il curriculum dell'amico dei Blair. Quando i Blair arriveranno all'imbarcadero di Villa Certosa vedranno l'ingresso di una casa che potrebbe appartenere ad un cattivo dei film di James Bond: il tunnel che porta alla villa taglia la roccia della scogliera. I Verdi locali dicono che la costruzione del Dottor No e' un manufatto abusivo su un tratto di costa protetto. Berlusconi sostiene che il tunnel era indispensabile per proteggere i suoi ospiti e che e' stato costruito nell'interesse della sicurezza nazionale. Ma la villa non e' una Chequers italiana, una residenza ufficiale per i Presidenti del Consiglio. Nell'Italia di Berlusconi non e' possibile tracciare una linea di demarcazione precisa tra l'interesse pubblico e quello privato. Nel caso improbabile che veniste invitati la' per una breve vacanza, vi potrebbe capitare di incontrare un dirigente di una delle sue aziende, come anche Tony Blair, o un avvocato esperto in diritto societario impegnato a rintuzzare accuse di corruzione, ma anche Vladimir Putin. E se siete particolarmente fortunati potreste imbattervi in Rocco Buttiglione, un ministro del governo Berlusconi che la settimana scorsa e' stato nominato Commissario Europeo per la Giustizia. E non si venga a dire che all'Unione Europea sono privi di senso dell'umorismo. In un paese dove il Primo Ministro e' in grado di combattere contro il potere giudiziario per far sospendere le indagini riguardanti i suoi interessi e affari privati il confine tra il pubblico e il privato e' stato cancellato. In un primo momento Tony Blair pareva rendersi conto che c'era qualcosa di stonato nella faccenda e con Berlusconi si comportava in modo cauto. Si era unito a lui in una comune lotta volta a limitare i diritti dei lavoratori, ma, quale che sia il giudizio sul merito della causa difesa da Blair, bisogna dire che quella era la politica standard del Foreign Office, che cerca alleati in Europa per controbattere il potere dell'asse franco-tedesco. Blair, comunque, si comportava in modo riservato e corretto. Adesso invece si e' lasciato andare e i due uomini sono diventati amiconi. La guerra al terrorismo spiega questo amore in boccio, ma non sara' sufficiente andare a raccontare che tutti i reati di Berlusconi e dei suoi post-fascisti sono bazzecole in confronto ai crimini dei veri fascisti teocratici che ossessionano il nuovo secolo. Il centro-sinistra italiano che un tempo aveva fatto suo lo slogan "severi con i reati e severi con le cause dei reati" e si proponeva di seguire la "Terza Via" di Blair, adesso lo disprezza. E non si tratta solo della sinistra. In Gran Bretagna il conservatore Economist ha scritto che Berlusconi non e' all'altezza di governare l'Italia. Come nel caso della nuova resurrezione della carriera di Peter Mandelson, la vacanza con i Berlusconi e' un sintomo che la lezione che Blair ha tratto dalla crisi irachena consiste nel fatto che, qualsiasi cosa decida di fare, ne uscira' sempre indenne. Che gliene importa se l'opinione delle persone rispettabili risulta offesa sia a sinistra che a destra? Perche' dovrebbe preoccuparsene? La cosa non lo danneggera'. Puo' ostentare il suo amore per l'Euro-spazzatura senza un briciolo di timore perche' a Westminster sono tutti sicuri che abbia gia' in tasca le prossime elezioni. E perche' non dovrebbe essere cosi'? A differenza dell'Italia di Berlusconi, la Gran Bretagna sta vivendo uno dei migliori periodi della sua storia. L'economia ha un momento di boom, la disoccupazione e' calata, il crimine anche, l'inflazione e' bassa, i bambini dei poveri vengono aiutati come mai era accaduto, e le scuole e gli ospedali stanno migliorando. Ma l'elettore britannico e' una bestia ipocrita. Dice di disprezzare la politica che si basa sulle ricerche di mercato, ma poi si sgomenta se il Primo Ministro, ignorando i sondaggi e i dimostranti, invade l'Iraq. Dice di volere un governo forte, ma poi dichiara di odiare i Primi Ministri che si allargano troppo e pensano di poter andare a perdere il loro tempo con tutti i mariuoli. Puo' essere opinione diffusa a Westminster che le prossime elezioni saranno una passeggiata per Blair, ma e' buona regola che le opinioni diffuse si rivelino generalmente sbagliate. Gli scommettitori di professione sono giustamente scettici e, guardando con occhio freddo il paese, hanno deciso di puntare i loro soldi su un risultato sfavorevole ai laburisti. L'articolo integrale in lingua inglese by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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Blair e Berlusconi: come Bogart e Bergman? (The Independent) Blair in vacanza da Berlusconi: un pessimo affare (The Guardian) |